Loculi al cimitero, è scontro sui rimborsi


La protesta dei cittadini del Barco al Consiglio comunale

E' iniziato alla chetichella il consiglio comunale, ieri sera. All'inizio e per una mezza ora, della giunta era presenta solo il vicesindaco Arena. Poi alla spicciolata è arrivato prima l'assessore ai grandi eventi, Bracaglia, che evidentemente non ritiene che il consiglio sia un grande evento. Poi, Ancora più tardi arrivano Fracassini e quindi Rotelli e il sindaco Gabbianelli. Che ha degnato della sua presenza il consiglio solo per una trentina di minuti. Il tempo di spiegare agli abintanti del Barco che avevano sbagliato indirizzo. Sì, perché tra le poche cose accadute, ieri sera, al consiglio comunale, c'è stata la protesta dei cittadini del Barco.

Fogne che non funzionano e fanno allagare il quartiere, buche nelle strade, mancanza di illuminazione. Queste la cause della protesta degli abitanti di via Ippolito Nievo.

All'incalzare della consigliera Giulia Arcangeli (Ds) che chiedeva al comune di fare pressione sull'ex Iacp, affinché quest'ultimo intevenisse sull'area che è di sua competenza. Prima l'assessore Fracassini e poi lo stesso Gabbianelli hanno risposto che la competenza è appunto dell'ex Iacp (Ater).

Ai consiglieri dell'opposizione, tra i quali in particolare Proietti (Ds), che sottolineavano come anche i cittadini del Barco avessero gli stessi diritti degli altri viterbesi.

Il sindaco, tra l'ironico e il faceto, ha risposto che "E' sempre un piacere ricevere lezioni sui diritti e sui dovere. Ma se voglio protestare contro il Coni, per dirne una, non vado certo in consiglio provinciale".

Come dire che i cittadini del Barco avevano, appunto, sbagliato indirizzo. Insomma una interpretazione meccanica delle competenze. Anche se poi se poi è stato assicurato che la situazione è all'attenzione dell'amministrazione.

Gabbianelli ha poi letto al Consiglio, prima di andarsene definitivamente, una lettera pubblicata su un giornale locale in cui si difendeva il servizio di bus navetta tra le due stazioni. Come dire che le polemiche dei giorni scorsi erano artefatte. Contento lui...

Proietti (ds)

Proietti dei Ds ha poi illustrato la mozione tesa a impegnare l'amministrazione a restituire a un centinaio di cittadini i soldi ingiustamente spesi per l'acquisto di un loculo al cimitero.

Questi cittadini, infatti, per acquistare il loculo al cimitero hanno dovuto sborsare i soldi, dai duecento ai cinquecento euro, per formalizzare l'acquisto attraverso un atto pubblico.

In pratica è accaduto al comune di Viterbo che per un limitato lasso di tempo ai cittadini che chiedevano l'assegnazione di un loculo venisse indicata la via del costoso atto pubblico, questo mentre in alcune circoscrizioni bastava una scrittura privata, mollto meno costosa.

"Bisogna - ha sostenuto Proietti - restituire ai cittadini il maltolto. Questo anche se la procura, in conseguenza del mio esposto e alle indagini svolte, ha verificato delle illegittimità ma non fatti perseguibili penalmente. Va ristabilito un minimo di equità tra chi ha pagato e chi no".

Dal canto suo il vicesindaco Arena ha risposto che le persone coinvolte in questa sgradevole situazione sono un centinaio e che in ogni caso sarà difficile trovare il modo di restituire i soldi inutilmelmente spesi da questi cittadini.

Arena ha poi chiamato in causa, il segretario generale Rosario Terranova, che ha spiegato come a un certo punto della sua attività si è trovato davanti a due modalità diverse di stipula dei contratti e che a quel punto ha ritenuto opportuno bloccare tutto per approfondire la questione. Fino a quando lo stesso consiglio comunale ha deciso che la via da seguire era quella della scrittura privata e poco costosa.

Intervento, quello del segretario generale, che il capogruppo ds Mezzetti ha interpretato come un tentativo da parte della maggioranza di nascondere le proprie responsabilità dietro l'apparato burocratico.

Tra le fila della maggioranza dalla De Luca (Fi) al capogruppo di An Federici si sono detti propensi a trovare un modo per rimborsare i cittadini che hanno speso più del dovuto.

La maggioranza, vista la tendenza che avrebbe portato a una vittoria politica della minoranza, ha chiesto una pausa durante la quale, soprattutto Neri(Npsi) ha tentato individuare una strategia per non accodarsi all'iniziativa dei ds.

In pratica, come hanno spiegato prima Bennati capogruppo di Fi e poi Neri,la maggioranza ha chiesto prima di ritirare la mozione ai ds e poi di rinviare la votazione per arrivare ad una proposta unitaria.

Al rifiuto del capogruppo Ds, Mezzetti, si è andati al voto.

La mozione è stata bocciata con il voto contrario della maggioranza e il voto favorevole delle minoranze (Ds Margherita, Rifondazione). Significativa l'astensione delle consigliere di Forza Italia: De Luca , Bruni e Belardini.

Il consiglio, infine, ha votato, dopo un lungo e partecipato dibattito, all'unanimità un ordine del giorno presentato dalla consigliera Antonella Bruni con cui si chiede aal ministro Sirchia la revoca della sua assurda ordinanza con cui si individuano le razze di cani pericolose e si impone l'assicurazione e la museruola.

La mozione è stata approvata con l'astensione di Turchetti(An), Porciani(An), Scardozzi(An), Belardini(Fi), Milioni(Fi), Mancinelli (Ds) e Insogna (Ds).

Come dire che non manca anche nel consiglio comunale chi è a dir poco tiepido nella difesa dei migliori amici dell'uomo.

La mozione sui rimborsi per i loculi del cimitero












































L'ordine del giorno contro l'ordinanza del ministro Sirchia sui cani

1- ottobre 2003 - www.tusciaweb.it