Viterbo 10 aprile 2005 - ore 23,33 - Senza Filtro - "Con Piero Marrazzo e l'Unione, ha vinto un'altra idea del Lazio: quella di una regione non più a due velocità, bensì capace di superare l'antico squilibrio tra Roma e le altre province, attraverso la valorizzazione delle diverse identità e vocazioni territoriali". E' quanto afferma Giuseppe Parroncini, consigliere regionale al secondo mandato, eletto nella lista Uniti nell'Ulivo.
"Anche la Tuscia ha creduto in questo progetto, perché nel nostro territorio, pur avendo il centrodestra mantenuto il vantaggio, la distanza tra la coalizione che sosteneva Francesco Storace ed il centrosinistra si è sensibilmente accorciata, da 12.000 a 6.800 voti, e Uniti nell'Ulivo, con il 27,9 per cento dei consensi ottenuti, si propone come la prima forza politica.
Questo risultato ci carica di grandi responsabilità", sottolinea Parroncini. "Nei cinque anni di governo del centrodestra, sono via via cresciuti il disagio e la sensazione di precarietà. Con il voto, è stato espresso un grande bisogno di cambiamento. E si è creata una forte aspettativa, come riscontro in questi giorni, nei tanti incontri con i cittadini e nelle iniziative della campagna elettorale, che non si è interrotta ed anzi, anche sull'onda del successo alla Regione Lazio, vede il centrosinistra impegnato con entusiasmo -afferma il consigliere regionale- per eleggere Alessandro Mazzoli presidente della Provincia di Viterbo".
"Marrazzo ha detto che il Lazio diventerà, nella nuova legislatura, un cantiere aperto e ha fissato un obiettivo preciso: la nostra regione deve posizionarsi nel gruppo di quelle più competitive ed attraenti in Europa. Siamo ambiziosi, perché abbiamo risorse ed energie per lavorare bene, per puntare su uno sviluppo di qualità diffuso. E' una bella sfida -evidenzia Parroncini-. Partiamo dal programma che abbiamo presentato e che tiene conto delle proposte raccolte nel confronto a 360 gradi con tutti gli attori del territorio. Confronto che nei prossimi cinque anni sarà permanente: questo è il primo impegno che assumiamo".
"E' un governo, questo del Lazio, che vuole attivare immediatamente gli strumenti per una vera concertazione e -prosegue- per affermare il principio della sussidiari età: sussidiarietà verticale, perché il ruolo di programmazione deve essere esercitato dalla Regione in accordo con le autonomie locali; sussidiarietà orizzontale, perché deve esprimersi al meglio la ricchezza del tessuto associativo a tutti i livelli e del mondo del volontariato. Si cambia davvero, insomma, rispetto alla visione neocentralista che ha ispirato tutti gli atti della precedente maggioranza"
"Con l'augurio di avere alla Provincia di Viterbo, come interlocutore, Alessandro Mazzoli, con il quale c'è sintonia sull'idea di decentramento da concretizzare", aggiunge il consigliere regionale.
"Con Piero Marrazzo sarà definita a breve l'agenda della Regione, che comunque darà la precedenza alle priorità individuate: sanità; lavoro, con l'impegno a presentare entro dicembre il piano regionale dell' occupazione, che introdurrà il reddito di inserimento, per dare una risposta alla precarietà, ed avrà una attenzione particolare alle aree di crisi e di disagio; infrastrutture; innovazione e nuove politiche per la formazione; impulso alla capacità delle imprese di fare sistema per acquisire vantaggi competitivi", conclude Parroncini.