Viterbo 11 aprile 2005 - ore 17,16- Senza Filtro - A quanto pare il neo presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha già imparato larte della mistificazione e della falsità. Con notevole faccia tosta si è presentato a Viterbo per sostenere il candidato del centro sinistra Alessandro Mazzoli, lanciando al mio indirizzo accuse false ed infondate come quella di essere sempre sfuggito ai confronti pubblici. Unaccusa che era già stata lanciata da Mazzoli e compagni allinizio della campagna elettorale e, dimostratasi poi, smentita dai fatti.
Marrazzo con la sua arroganza e faziosità ha già infranto lo slogan elettorale una Regione di tutti, nessuno escluso mostrandosi già pronto ad anteporre le logiche di schieramento ai bisogni della Tuscia. Ad essere in difficoltà in questo momento è solo e soltanto Mazzoli che, a quanto pare, per cercare di vincere queste elezioni ha bisogno dellaccompagno. La sinistra, si sa, è maestra nel falsificare la realtà. I suoi metodi sono sempre gli stessi indipendentemente dalla caduta dei muri.
Marrazzo con queste sue dichiarazioni dimostra un evidente nervosismo dettato dalla paura di perdere la sfida. Viene nella nostra Provincia dimenticando che nel Viterbese ha vinto Storace con il 50,58 % contro il suo 46,98 %.
Ci fa piacere, comunque che il nuovo presidente della Regione ci parli della Cassia e della prospettiva di un suo potenziamento, visto che non ne abbiamo trovato traccia nel suo programma elettorale. Meglio tardi che mai, è il caso di dire, anche se questo suo improvviso interessamento ai problemi della Tuscia, in vista del secondo turno, lascia estremamente perplessi. Era necessario il ballottaggio per far conoscere a Marrazzo le priorità del Viterbese?
Invito Mazzoli a consigliare una maggiore prudenza al suo accompagnatore ufficiale.
In questi giorni anchio sto incontrando gli elettori. A differenza di Mazzoli, però, non ho bisogno di essere accompagnato come chi muove i primi passi dal neo eletto presidente e da un forse assessore in pectore, che promettono di risolvere i problemi del territorio come avessero la bacchetta magica. Ancora una volta ci parlano di prospettive di sviluppo e dimenticano di aver governato sia la Regione che la Provincia.
Comunque, se proprio non possono evitare di prendere in giro gli elettori sbandierando ritrovate unità cui credono soltanto loro, evitino almeno di dire falsità. Io non scappo né davanti a Mazzoli né davanti a Marrazzo. Non vendo fumo, non illudo gli elettori. Presento il lavoro che ho svolto in questi anni in qualità di assessore allambiente, illustro gli importanti traguardi raggiunti dalla Giunta Marini e, soprattutto, cerco di capire quali sono le aspettative del territorio nei confronti della Regione per farmene interprete quando sarò presidente.
Francesco Battistoni candidato presidente alla Provincia