Viterbo 11 aprile 2005 - ore 11,29- "Non ho una visione romanocentrica della sanità", nella sala delle riunioni dei Padri Giuseppini, a Viterbo, Marrazzo ha incontrato ieri gli operatori della sanità pubblica.
Ai numerosi partecipanti, il presidente ha confermato quanto promesso in campagna elettorale, ossia, che la sanità non sarà "romanocentrica", come non lo sarà la Regione.
Marrazzo ha trascorso due giorni in Tuscia per sostenere la candidatura di Alessandro Mazzoli a presidente dell'Amministrazione provinciale di Viterbo.
Sulla scia del cambiamento degli Italiani in tutta Italia, che hanno votato in maggioranza per l'Unione in ben undici regioni, contro le due, Lombardia e Veneto, del Centrodestra, il presidente Marrazzo si è detto certo che anche gli elettori della Tuscia seguiranno la linea che ha voluto penalizzare "il governo di Berlusconi e il centrodestra, che si è distinto per le promesse non mantenute".
Alessandro Mazzoli ha dichiarato che per raggiungere tutti gli elettori lavorerà a gomito con Ugo Sposetti e Giuseppe Fioroni i maggiori rappresentanti del Centrosinistra viterbese.
Dal canto suo Piero Marrazzo ha spiegato che vuole costruire una Regione che abbia riferimenti con l'Europa amplificando il dialogo, che proviene da tutte le province del Lazio, con tutti i paesi dell'Ue.
Il neo presidente Marrazzo, rivolgendosi agli operatori nella Sanità, ha assicurato che la sanità che vuole "premierà solo i più capaci, i più meritevoli". Inoltre, difenderà "la sanità integrata facendo comunque in modo che la sanità pubblica diventi competitiva". Il deputato Giuseppe Fioroni (Margherita), riferendosi all'ospedale di Belcolle, ha detto che dovrà diventare "un centro all'avanguardia non trascurando la riqualificazione dei presidi periferici, dei servizi di prevenzione e di assistenza dotandoli di risorse adeguate ai bisogni dei cittadini".
Il parlamentare ha pure ricordato l'esorbitante debito della sanità regionale che "si è caricata di soldi spesi per consulenze inutili, invece di impegnarli per rendere i servizi più efficienti".
Il consigliere regionale Giuseppe Parroncini ha sostenuto che "il governo regionale del Centrosinistra non ricatterà nessuno, anzi valozzerà la professionalità di ognuno e la scelta dei manager cadrà su chi effettivamente vale". In conclusione Alessandro Mazzoli ha sostenuto, tra l'altro, che la sanità degli ultimi cinque anni ha funzionato soltanto con la logica del controllo dell'appartenenza.