Viterbo 12 aprile 2005 - ore 8,30 - Stare insieme sulle questioni e non sugli organigrammi significa costruire quel percorso politico che potrà dare risposte ai problemi del Viterbese.
Significa fare della nostra Provincia quello che Marrazzo vuole fare della Regione : una casa di vetro trasparente e permeabile, aperta e collaborante.
Per noi lo stare insieme in una rinnovata coalizione di centrosinistra ha significato percorsi certi e garantiti affinché le nostre priorità siano linee guida del futuro governo Provinciale.
L’Unione per il ballottaggio si è costruita sulla garanzia che diritti, partecipazione, lavoro, e libertà saranno al centro della nostra azione di governo.
L’Unione con Sandro Mazzoli per noi esiste perché è garantita la gestione pubblica dell’acqua e dei servizi essenziali.
Noi domenica saremo al ballottaggio perché vogliamo che i diritti del cittadino siano al centro e la politica al loro servizio.
Noi abbiamo posto i nostri simboli perché alternativi al governo di centro destra che ha messo le Istituzioni al servizio degli amici e non dei cittadini.
Ci siamo per gli impegni assunti con gli agricoltori, i disoccupati i precari di questa Provincia.
Siamo parte di un’Unione che mette al primo posto la difesa dei posti di lavoro dei ceramisti di Civita Castellana con i quali abbiamo condiviso momenti di protesta forti e significativi.
Con i malati e le loro famiglie che chiedono di occuparci di sanità .
I disagiati e le loro famiglie che chiedono una giusta e dignitosa rete di sostegno.
Un’Unione aperta a tutte le associazioni per costruire una Provincia di pace.
Per questo esiste l’Unione .
Non è stata costruita su basi organigrammatiche e spartitorie.
Tutti i partiti ed i movimenti hanno voluto costruirla su basi fortemente programmatiche dove la politica vuole essere la vera centralità dell’azione.
Con questa libertà chiediamo il voto a tutti i cittadini che non amano sapere per quanti assessori siamo insieme ma con quale politica vogliamo affrontare e risolvere i problemi del nostro territorio.
Bengasi Battisti