Viterbo 14 aprile 2005 - ore 19,30 - Alessandra Cellini, la giovane vedova di Simone Cola, il maresciallo dellAviazione dellEsercito ucciso il 21 gennaio scorso a Nassiriya, durante un pattugliamento in elicottero, mentre sorvolava due ponti sull'Eufrate, ha incontrato oggi pomeriggio il presidente della Provincia di Viterbo, Giulio Marini.
Nel corso di una breve cerimonia svoltasi nella sala consiliare di Palazzo Gentili, Marini ha consegnato ad Alessandra Cellini, giunta a Viterbo per il disbrigo di alcuni adempimenti personali, un stemma in argento, realizzato dal maestro Felici Ludovisi, e una bandiera della Provincia.
Un piccolo omaggio ha detto Marini in segno di gratitudine verso un uomo che ha sacrificato la vita per adempiere al proprio dovere.
La vedova Cola era accompagnata dal generale Danilo Errico, comandante del centro daddestramento dellAviazione dellEsercito di Viterbo, dove Simone si era formato ed aveva conseguito alcuni brevetti, compreso quello da mitragliere, compito che stava svolgendo quando è stato colpito a morte da un proiettile di khalashnikov.
Nonostante fosse stato assegnato al primo Reggimento Idra dell'Aviazione dell'Esercito di stanza a Bracciano, Simone Cola e la moglie avevano deciso di continuare ad abitare a Viterbo, in un appartamento di via Sandro Pertini, in un quartiere di recente edificazione nella zona nord della città.
Alessandra Cellini ha ringraziato il presidente Marini e lintera città di Viterbo per laffetto dimostratogli in questi mesi.
Il generale Errico, da parte sua, oltre esprimere apprezzamento per la sensibilità dimostrata dalla Provincia di Viterbo, ha ricordato il proficuo rapporto, che si è andato consolidando negli anni, tra la folta presenza militare e il capoluogo della Tuscia. Subito dopo, Alessandra Cellini, senza rilasciare dichiarazioni, è ripartita per Ferentino, dove lattende la figlioletta, che al momento della morte del padre aveva 5 mesi.