Viterbo 15 aprile 2005 - ore 2,30 -Ben 2298 sono state le domande a sanatoria presentate dai cittadini entro il termine al Comune di Viterbo, per il condono edilizio. La cifra incassata dall'amministrazione comunale è di circa sette miliardi di lire. Le sanatorie hanno riguardato per la maggior parte i cambi di destinazione d'uso, lo comunica l'assessore Maurizio Tofani.
Nel 1994, quando ci fu il precedente condono, gli abusi sanati furono circa 1600. Per Giulia Arcangeli, consigliere comunale dei DS, "è stata una beffa che si aggiunge allo stato critico in cui si trovano ambiente e paesaggio, comunque - continua - un merito, se proprio lo si vuole trovare, per quanto riguarda Viterbo, è quello di aver messo un punto fermo alla anomalia dei volumi residenziali nelle zone agricole, magazzini che si sono trasformati in camere da letto o in cucine. Tale stato di cose ha evidenziato l'esigenza sociale, ormai assai diffusa, di possedere la casa in campagna, distinguendo dal passato la recente storia urbanistica del capoluogo".
Sarebbero almeno dodicimila i Viterbesi residenti nelle zone agricole, pari a un quinto della popolazione. Per gli abusi per volumi realizzati ex novo nelle zone vincolate dal punto di vista idrogeologico o paesaggistico "il condono - a affermato l'Arcangeli - ha rappresentato un'autentica iattura, infatti ha prevalso il principio che i furbi, almeno un centinaio, se la cavano sempre e chi invece rispetta le leggi è penalizzato".