Viterbo 16 aprile 2005 - ore 0,30 - I due generali si sono affrontati due volte in due faccia a faccia. Ma i due eserciti hanno preferito non confrontarsi. E sì, con una metafora militare, si potrebbe descrivere così l’ultimo giorno di campagna elettorale di Francesco Battistoni e Alessandro Mazzoli.
I due si sono scontrati prima in un faccia a faccia organizzato dalle associazioni di categoria. Poi in Rai.
Il primo confronto ha visto un Mazzoli tutto proteso a spiegare il futuro della sua amministrazione, se vincerà. Con al centro la concertazione e tre punti fondamentali: lotta alla disoccupazione, infrastrutture con in testa la Trasversale e turismo e agricoltura di qualità. Battistoni ha puntato sulla continuità con il lavoro già svolto dalla giunta Marini. Lavoro ottimo ha spiegato ma migliorabile come ogni cosa. Battistoni ha ricordato i risultati raggiunti in fatto di ambiente, utilizzo dei fondi comunitari, interventi sulla rete viaria, agenda 21, la Trasversale con la convocazione della conferenza di servizi così via. Non è mancato una accusa al centrosinistra di aver lasciato un debito di 50 miliardi quando ha governato la Provincia. Insomma tutti e due hanno puntato sui cavalli di battaglia che un po’ tutti hanno potuto ascoltare in questi ultimi mesi.
Non sono mancati episodi memorabili. Con Bruziches della Confartigianato che apostrofa tutti e due i candidati presidenti con questa elegante frase: “Non fate mica una bella impressione a vedervi”. E poi giù le critiche. E poi Battistoni che bacchetta un imprenditore: Piacentini che non ci sta e risponde per le rime. Insomma un faccia a faccia non senza qualche nota interessante. Poi i candidati si sono riscontrati in Rai. E nel pomeriggio sul territorio, ma questa volta con comizi a distanza.
La chiusura vera e propria Battistoni ha deciso di farla in discoteca con i giovani e non solo all’Arabesk di Civita castellana. Insomma un bagno di folla, fatto di strette di mano abbracci applausi.
Mazzoli ha scelto Viterbo dove sfilano Intini, Fioroni, Parroncini, Rizzo, Fabris, Cento, Angius che apre il suo intervento con una battuta: “Vi porto una brutta notizia… una brutta notizia per Berlusconi. Sembra che sia indeciso sul modo di dimettersi”. E poi sia Angius che Fioroni invitano che nel centrosinistra ha mal di pancia a farselo passare. “Perché ha detto Fioroni solo noi possiamo fare in modo di perdere questa elezione non andando a votare ho disimpegnandoci”. Insomma un invito alla sinistra più radicale, come l’ha definita Angius, a valutare bene l’importanza del voto e andare alle urne. Alla fine l’intervento di Mazzoli che era in vena di battute. “Per Battistoni mi dicono che non sia venuto nessuno. Doveva venire Pisanu e poi e arrivato La Loggia. Avevano proprio ragione non è venuto nessuno”. Ma la parte più interessante della chiusura del centrosinistra è stata quella che ha visto protagonista l’attore Massimo Ghini che ha sottolineato come “il paese stia attraversando un crisi gravissima sul piano economico ed istituzionale. Per questo tutti devono fare la loro parte, compresi gli artisti, per venirne fuori”. Alla fine gli una esplosione di comicità Luca Klobas, l’albanese immigrato di Zelig, e Diego Parasole.
Insomma una giornata faticosa e densa di avvenimenti. Oggi è giorno di silenzio, ma la campagna elettorale continua fino all’ultimo momento.