Viterbo 16 aprile 2005 - ore 19,30 - Senza Filtro - E sorprendente come ad ogni vigilia di campagna elettorale, Franco Bruni senta la necessità di emergere dalloblio in cui è calato da dieci anni a questa parte lanciando appelli al voto in favore della sinistra.
Anche stavolta non si è sottratto a questa abitudine e, pur rappresentando soltanto se stesso, ha chiesto agli elettori di sostenere la candidatura di Alessandro Mazzoli.
Dellonorevole Bruni i viterbesi non si ricordano più da un pezzo e soprattutto ignorano quello che di concreto ha fatto per questo territorio negli anni in cui ha ricoperto lincarico di parlamentare.
Gli agricoltori lo ricordano solo per le dure lotte anticomuniste che fino ai primi anni 90 conduceva nelle campagne. Oggi quegli stessi agricoltori sono costretti ad ascoltare le sue dichiarazioni di sostegno e di appoggio ad una coalizione composta in maggioranza dagli eredi di quella tradizione tanto vituperata e combattuta. La coerenza, si sa, non per tutti è un valore.
Per Bruni certamente non lo è. Però, quel che lex parlamentare di Capodimonte dimostra di aver imparato molto bene, è larte della falsità e della propaganda. Come Mazzoli anche lui probabilmente in tutti questi anni è vissuto in unaltra Provincia.
Saprebbe altrimenti che questi otto anni di governo della Casa delle Libertà hanno risanato il nostro territorio sotto tutti i punti di vista. Nonostante la disastrosa situazione economica ereditata dalla giunta Nardini (contestata fra laltro allepoca anche dallo stesso Bruni) la nostra amministrazione è riuscita a rimettere in sesto lente e a creare per la Tuscia concrete prospettive di sviluppo.
Nei prossimi giorni partiranno i lavori di costruzione delle principali strutture del Centro Merci di Orte una delle infrastrutture più importanti destinate ad incidere in maniera determinante sulla crescita socio economica del nostro territorio. Grazie al nostro impegno il Centro Merci non è più una promessa elettorale (come lo è sempre stato per la sinistra) ma una concreta realtà.
Per non parlare poi dei numerosi investimenti fatti nei vari settori di nostra competenza (vedi il bilancio sociale di mandato) grazie anche e soprattutto alla nostra capacità di reperire e spendere i finanziamenti europei, che ci hanno permesso fra laltro di creare concrete occasioni di sviluppo per il settore occupazionale. Ancora oggi purtroppo il nostro territorio paga lincapacità e linconcludenza politica di personaggi come il neo compagno Bruni, verso i quali i viterbesi non nutrono fortunatamente alcuna nostalgia.
Giulio Marini