Viterbo 16 aprile 2005 - ore 19,30 - Senza Filtro - La Commissione Tributaria Provinciale e, successivamente, quella Regionale di Roma hanno annullato le cartelle esattoriali inviate dal Consorzio di Bonifica Val di Paglia a cittadini che non avevano usufruito di servizi e addirittura residenti allinterno di zone urbanizzate. Non solo. LEnte è stato condannato, in appello, a rifondere le spese di giudizio per il primo e il secondo grado. Nonostante ciò, il Consorzio continua ad emettere cartelle per la riscossione di non ben precisati contributi generali di bonifica nei confronti di cittadini che non hanno benefici diretti e specifici: nuove cartelle, praticamente identiche a quelle annullate. E nei comuni dellalta Tuscia interessati sta esplodendo la protesta. Sulla vicenda, si è tenuta a Capodimonte una affollata assemblea pubblica, alla quale è intervenuto, insieme con Mario Fanelli, il consigliere regionale Giuseppe Parroncini.
Mi attiverò immediatamente per il blocco dellinvio delle cartelle, perché al di fuori dei limiti stabiliti dalla legge -è limpegno assunto da Parroncini-. Viene imposto un balzello odioso e inutile, che colpisce soprattutto pensionati e categorie che non ricevono alcun beneficio dal Consorzio. Questa tassa, dichiarata illegittima dalla stessa Commissione Tributaria, è ingiusta e non dovuta.
Il consigliere regionale, che nella precedente legislatura si era occupato del caso delle cartelle emesse dal Consorzio, ha inoltre parlato della necessità che si apra il confronto sulla riforma dei Consorzi di Bonifica, Enti che svolgono un ruolo importante per lo sviluppo dellagricoltura, avendo il compito di gestire gli interventi di bonifica e di manutenzione del territorio, con particolare riguardo alla difesa idraulica.
Queste strutture devono essere più vicine alle esigenze reali degli utenti e conferire ai proprietari dei terreni parità di dignità e di diritti. Bisogna stabilire altresì norme in base alle quali la contribuzione spetti solamente a chi usufruisce di vantaggi diretti derivanti dallattività dei Consorzi. Il pagamento delle quote deve avvenire in base ai servizi forniti dagli Enti. Un ruolo più incisivo nei confronti del Consorzio di Bonifica Val di Paglia compete anche ai Comuni, perché si attui -ha concluso il consigliere regionale- la revisione dei Piani di classifica e riparto.