Viterbo 16 aprile 2005 - ore 0,30 - Senza Filtro - Legambiente Lazio diffida il sindaco Gabbianelli: a Viterbo si è prossimi alla soglia dei 35 superamenti per le polveri sottili prevista dalla normativa europea e servono subito nuove misure per gestire l’emergenza e superarla, tutelando la salute dei cittadini.
Da gennaio il numero dei superamenti è giunto a 23 !! Sono dodici i giorni nel solo mese di marzo sulla base dei dati forniti dall’ARPA Lazio: 8, 9, 10, 11, 14, 16, 17, 18, 22, 23, 24 e 26 marzo (con punte di 69 ug/m3 e un valore medio di 42).
La soglia di 50 ug/m3 ritenuto come di attenzione era stato superato in febbraio con punte di 100 ug/m3, un valore allarmante che non si poteva sottovalutare, come invece ha continuato a fare Gabbianelli che continua a lanciare accuse false e strumentali nei confronti di chiunque lo richiami alle sue responsabilità.
I valori limite di qualità dell’aria ambiente sono fissati chiaramente nella Direttiva europea 1999/30/CE, recepita con Decreto Ministeriale 2 aprile 2002 n. 60, con la quale si stabilisce che dal 1° gennaio 2005 il valore limite per le polveri sottili (PM10) per un periodo medio di 24 ore non deve superare i 50 microgrammi/m3 per più di 35 volte l’anno.
Il problema è molto serio e non è possibile attendere oltre: di inquinamento ci si ammala e si muore.
Ma la situazione di Viterbo è aggravata dal comportamento irresponsabile dell’amministrazione che continua ad ignorare le segnalazioni e le denuncie che provengono dai cittadini e da Legambiente.
Viterbo ha una sola centralina (nei presi di piazzale Gramsci) e nessun dato è disponibile in zone sensibili come quelle circostanti le scuole e nel centro. La salute dei cittadini è in grave pericolo e l’amministrazione è assente. Il silenzio delle autorità non è ulteriormente tollerabile, ragione per la quale Legambiente si riserva di agire presso le sedi competenti per difendere il diritto dei cittadini, e delle fasce più deboli in particolare, alla salute e all’informazione.
Le questioni ambientali rimangono fuori dalla programmazione dell’amministrazione comunale e la qualità della vita peggiora: più auto, più case, più strade, meno verde, meno controlli. Un bilancio inaccettabile.
Pieranna Falasca
Umberto Cinalli