Viterbo 17 aprile 2005 - ore 17,30 - Senza Filtro - L’ufficio di Presidenza dell’ATER non entra nel merito politico della polemica aperta dall’esposto presentato dal Presidente Provinciale di AN alla magistratura per una valutazione della liceità dei comportamenti tenuti dal Direttore Generale dell’Azienda Ugo Gigli e dal Consigliere di Amministrazione Alessandro Mazzoli, che si sono fatti promotori di una iniziativa congiunta di propaganda elettorale, basata sulla conoscenza degli indirizzi degli assegnatari.
Corre l’obbligo tuttavia di intervenire, sul piano istituzionale, per stigmatizzare l’anomalia di tale iniziativa nonché il fatto grave che il consigliere Mazzoli stesso, in una sua replica agli organi di stampa ammetta una sorta di confessione che erano talmente noti gli indirizzi degli assegnatari, da consentire un’opera capillare di cassettinaggio presso le abitazioni dei medesimi.
Non si vede come non conoscendo indirizzi e ubicazione di circa 4.300 unità immobiliari sparse nella Provincia, fosse possibile svolgere l’operazione in parola.
In altri termini porre le lettere nelle cassette consente solo di alleggerire il lavoro dei postini, ma certamente per fare ciò occorre ben conoscere l’indirizzario.
Nel valutare, al di là delle competenze degli organi giurisdizionali, grave sul piano amministrativo e funzionale dell’ATER l’episodio e lesivo del buon andamento della Amministrazione Pubblica, è intendimento dello scrivente convocare quanto prima una riunione del Consiglio di amministrazione (anche se compagine uscente ed impegnata nella sola ordinaria amministrazione) affinché esamini l’accaduto ed intraprenda le eventuali azioni conseguenti.
Il Presidente
dott. Bruno Barra