Viterbo 19 aprile 2005 - ore 0,40 - “Un successo straordinario, un risultato chiaro e netto. Una limpida domanda di cambiamento. Ci accingiamo a rispondere a questa domanda, governando la Provincia. La nostra proposta evidentemente è stata apprezzata dagli elettori ”, Alessandro Mazzoli, neoeletto presidente della Provincia, non nasconde la propria soddisfazione.
Si aspettava questo risultato?
“Questo risultato lo abbiamo costruito attraverso una proposta politica credibile e l’unità della coalizione. Ma questo risultato non solo è chiaro e netto nel numero dei consensi, ma affida con forza all’Unione il governo della Provincia. Un risultato che ci carica di responsabilità. Un risultato che vale a Viterbo e vale in Italia. Dobbiamo essere protagonisti del cambiamento che i cittadini ci chiedono”.
Cosa farà per prima cosa?
“Intanto celebreremo il sessantesimo anniversario della liberazione, il 25 aprile. E poi inizieremo a attuare il programma che abbiamo illustrato in campagna elettorale. Noi governeremo per tutti, questo è il nostro tratto distintivo”.
In cosa hanno sbagliato la Casa delle libertà e Battistoni?
“L Casa delle libertà ha sbagliato perché in questi anni non ha raggiunto i risultati che si era prefissata. Non ha mantenuto le promesse elettorali. Battistoni ha sbagliato ad impostare la sua campagna elettorale in continuità con quanto aveva fatto o meglio non aveva fatto la Casa delle liberta”.
Agli elettori che cosa vuole dire?
“Ringrazio le elettrici e gli elettori, sia per il risultato del primo che del secondo turno. Una cosa è certa non li deluderemo”.
Ieri l’entusiasmo del popolo del centrosinistra si è manifestato con una manifestazione spontanea a Piazza del comune. Con le bandiere di tutti i partiti e con i leader a fianco del presidente della Provincia.
Intanto nel centrodestra, Battistoni sottolinea come “il risultato sia stato segnato da un lato dalla vittoria di Marrazzo alla Regione e dall’altro dalla crisi di Governo”. Tra i fattori che hanno portato alla sconfitta viene ricordata anche la scarsa affluenza alle urne. Il candidato del centrodestra non manca di ricordare che al primo turno “la vittoria non è arrivata per una manciata di voti”.
Ma al di là della delusione di Battistoni, ora per il centrodestra è arrivato il momento della resa dei conti. Conti aperti ci sono sia dentro An che in Forza Italia. E c’è da giurare che arriveranno giorni densi di scontri.