L'assessore ai Servizi sociali Mauro Rotelli replica al Centro sociale di Valle Faul "Nessuno vuol cacciare Alfio dalla sua casa"
Viterbo 1 aprile 2005 - ore 17,50 -Senza Filtro - Mi riesce quasi impossibile credere che si voglia strumentalizzare la vita di un uomo anziano e attualmente in condizioni di salute non ottimali, con notizie e dichiarazioni assolutamente false ed inesatte. Ad affermarlo è lAssessore Rotelli, a seguito delle notizie in base alle quali i Servizi Sociali del Comune vorrebbero costringere Alfio Pannega al ricovero presso una struttura geriatrica.
Lo stesso Sindaco Gabbianelli si è preso subito a cuore la vicenda di Alfio ha detto Rotelli, , che da sempre tutti consideriamo un simbolo di viterbesità, e si è raccomandato non solo perché avesse tutte le necessarie cure, ma anche perché gli venisse garantito il ritorno a casa , una volta ultimata la convalescenza. Una casa che nessuno ha mai voluto togliere ad Alfio: la stessa casa dove ogni giorno si recano le assistenti domiciliari del comune per ligiene ambientale e le assistenti infermieristiche della ASL, per portare le cure necessarie al paziente. Una casa che Alfio ha lasciato solo per godere dei soggiorni climatici che lamministrazione comunale organizza per la terza età , e per la quale il comune ha più volte contribuito con interventi economici per il pagamento di bollette ingenti, che Alfio da solo non avrebbe potuto sostenere
La verità, trascurando la quale si è poi scatenata una ridda di falsità odiose e strumentali, ha continuato lassessore alle politiche sociali, è che Alfio Pannega ha dovuto subire un delicato intervento di cataratta che se trascurata , o scarsamente seguita nella fase post operatoria, potrebbe portare gravi conseguenze . I medici hanno pertanto consigliato un periodo di convalescenza in un ambiente dove il paziente avrebbe potuto essere seguito, assistito e tutelato da eventuali infezioni. Lopera di intervento dei Servizi Sociali è andata quindi , dietro il parere dei medici, verso la possibilità, e non certo lobbligo, di ricovero presso un centro geriatrico, proposta alla quale dapprima Pannega ha dato il proprio assenso, che poi ha invece negato, affermando di voler tornare alla sua casa. A questo punto, al di là dellassistenza che quotidianamente è prevista, non saremmo però in grado di garantire la qualità della convalescenza di Alfio. Sarebbe bene invece che chi afferma di intervenire per il suo bene si organizzasse magari per portargli affetto e conforto mentre è al centro geriatrico, per concludere presto e più serenamente la sua convalescenza.