Viterbo 27 aprile 2005 - ore 0,30 - Senza Filtro - Il 14 aprile scorso, tre giorni prima del turno elettorale di ballottaggio, lAmministrazione provinciale uscente ha pubblicato un avviso dasta per la vendita dellimmobile denominato Ex Colonia permanente Luigi Concetti sito in Bolsena.
Lavviso, in attuazione di una delibera assunta dalla Giunta provinciale il 29 marzo 2005,
prevede un prezzo ribassato del 20% rispetto al precedente esperimento dasta andato deserto soltanto qualche settimana prima.
Il nuovo prezzo di vendita a base dasta è stato ricalcolato in euro 1.547.750, con uno sconto di 1/5 rispetto alla precedente stima del Settore Fabbricati della Provincia.
La sollecitudine con cui la Giunta provinciale di centrodestra, alla vigilia delle elezioni, si è attivata per la vendita di questo immobile pubblico ci era subito sembrata quantomeno inopportuna.
La decisione sulla destinazione di un complesso immobiliare di quelle dimensioni (quasi 3.000 mq con un parco circostante di 12.000 mq) e con quella posizione urbanistica (sul lungolago) avrebbe dovuto essere oggetto di un dibattito pubblico approfondito che coinvolgesse anche i cittadini di Bolsena.
La Giunta provinciale in scadenza, a poche settimane dalle elezioni, avrebbe dovuto evitare di assumere una decisione così importante ed impegnativa.
Così non è stato.
Anzi, dopo il fallimento del primo esperimento dasta, lAmministrazione provinciale di centrodestra, con levidente consenso del sindaco di Bolsena che nella precedente consiliatura rivestiva anche il ruolo di consigliere provinciale di maggioranza, ha deciso di assumersi la responsabilità di tentare un nuovo esperimento di gara, ribassando il prezzo di circa 380 milioni delle vecchie lire.
Oggi tutti i partiti dellUnione di Bolsena rivolgono un appello al Presidente della nuova Amministrazione provinciale, Alessandro Mazzoli, affinché si attivi immediatamente per bloccare la vendita della Colonia e per aprire quel dibattito pubblico che è mancato sulla destinazione di un bene che deve rimanere patrimonio dellintera comunità e servire per creare servizi ai cittadini ed occupazione per i giovani.
La Giunta provinciale in scadenza aveva fissato la data di aggiudicazione per il 3 maggio, data in cui presumibilmente la nuova Giunta provinciale non sarà stata ancora insediata.
Chiediamo perciò al Presidente Mazzoli, che è già pienamente in carica, di assumere lui direttamente liniziativa di sospendere il procedimento di vendita.
Lavviso dasta contempla questa possibilità.
La Provincia ha il diritto di sospendere o revocare lasta in qualsiasi stadio della procedura prima dellaggiudicazione, senza obbligo di rifusione di spese o pagamento di indennizzi agli eventuali concorrenti.
Intervenire immediatamente vuol dire offrire un segnale netto di recupero di quel metodo della partecipazione e della trasparenza nelle scelte amministrative che dovrà essere un tratto distintivo dellazione di governo della nuova Provincia.
I partiti dellUnione di Bolsena