Viterbo 27 aprile 2005 - ore 17,30 - Senza Filtro -Il 60° anniversario della Resistenza si è celebrato con un rinnovato sentire comune, le tante manifestazioni della provincia si sono svolte in un clima di partecipazione e di rinvigorito impegno, evidentemente anni di revisionismo storico non sono serviti nellintento, lantifascismo e la volontà di cambiamento, i valori dei resistenti e della costituzione oggi non solo sono vivi ma acquistano un significato attuale nel tentativo costante della destra di fare a pezzi la costituzione repubblicana e linsieme di conquiste politiche e sociali che sono il portato di anni di lotte del movimento democratico e operaio.
Questo 25 aprile si è svolto allindomani di un importante appuntamento elettorale dove la destra ha trovato una prima battuta di arresto nel voto di milioni di elettrici ed elettori.
Chi ha manifestato domenica non lo ha fatto per partecipare solo ad una ricorrenza ma per rilanciare una cultura e una pratica che riaffermi i valori della costituzione, basata sul diritto al lavoro ( art. 1) e sul ripudio della guerra (art. 11), sulla libertà di espressione e sul diritto democratico alla partecipazione popolare alle scelte.
Il 25 aprile è stata in tutta la provincia, nonostante il cielo nuvoloso, una bella giornata di lotta e partecipazione, per questo ci sembra strumentale il modo in cui la stampa locale ha dato risalto ad un piccolo episodio di contestazione al sindaco di alleanza nazionale della città di Viterbo.
Si può discutere dellinopportunità di interrompere anche un avversario politico, magari se nessuno lavesse interrotto forse avremmo potuto ascoltare le parole resistenza, liberazione, partigiani, democrazia e diritto al lavoro, insomma quello che un primo cittadino della nostra repubblica nata dalla resistenza dovrebbe pronunciare in queste giornate, si può sorvolare sulla piccola provocazione di un vigile urbano che vuole identificare i cittadini e le cittadine che stavano raccogliendo le firme per il referendum contro le leggi del governo Berlusconi che stanno distruggendo i dettami costituzionali e la stessa unità nazionale, non possiamo sorvolare su operazioni volgari di killeraggio politico, che di fatto si prefiggono lintento di sminuire una grande giornata di mobilitazione.
La segreteria del PRC della Federazione di Viterbo