Viterbo 28 aprile 2005 - ore 20,30 - Un assessorato a un viterbese e un assessorato specifico per luniversità. Il rettore, Marco Mancini, sollecitato questa mattina dalle domande dei giornalisti, scende in campo rivendicando a livello regionale visibilità in giunta per la Tuscia.
Come dire una spallata data da una delle personalità più prestigiose della Tuscia indirizzata a Marrazzo affinché non si faccia fagocitare dai giochi di partito e dia un assessorato a Parroncini.
Ovviamente il rettore non entra nelle questioni di nomi e dettagli ma il messaggio è chiaro: il rettore della università della Tuscia, nonché presidente della conferenza regionale dei rettori, chiede un interlocutore visibile per una realtà vasta e importante come quella della ricerca e chiede che nella giunta Marrazzo ci sia un viterbese.
Proprio come aveva promesso in campagna elettorale lo stesso Marrazzo.
Ci aspettiamo - ha detto il rettore - una specifica attenzione per il mondo universitario a livello regionale e provinciale. Non vorrei che logiche di altro tipo dovessero oscurare una legittima aspettativa del mondo universitario di avere un interlocutore individuabile e chiaro alla regione Lazio. La ricerca e luniversità nel Lazio costituiscono una realtà importante dal punto di vista culturale e imprenditoriale. Ed allora io mi aspetto che questa realtà sia riconosciuta come tale anche a livello delle deleghe e degli assessorati. Non vorrei, invece, che fosse oscurata, che fosse assorbita, che fosse negletta attraverso giochi che al mondo universitario sfuggirebbero. E che certamente non incontrerebbero il favore dellintero sistema universitario regionale.
Un discorso quello dellattenzione per il mondo delluniversità e della ricerca, che, come ha sottolineato il rettore, deve valere anche a livello di Provincia.
Si arriva poi alla questione dellassessorato alla regione a un viterbese.
Io sono il primo a dire che il nostro territorio, grazie anche alluniversità, e non solo, è una realtà importante nella regione Lazio. E quindi sono il primo a dire che questa realtà importante abbia visibilità a livello di giunta regionale.
Questioni queste che il rettore ha affrontato anche in una lettera inviata allo stesso Marrazzo.
Nel corso della conferenza stampa, il rettore e il direttore amministrativo Cucullo hanno illustrato le nuove acquisizioni da parte delluniversità sul piano logistico - patrimoniale.
Entro la prossima settimana luniversità prenderà possesso definitivamente della foresteria di San Carluccio che comprende 15 appartamenti. Un edificio prestigioso - ha sottolineato il rettore - nel cuore della città che sarà una elegante biglietto da visita per tutti i professori che verranno alluniversità della Tuscia.
Cè poi lacquisizione - come ha illustrato Cuccullo - di unarea di oltre un ettaro vicino alle facoltà scientifiche al Riello. Area in cui verranno realizzati laboratori e centri di ricerca con una spesa di quasi tre miliardi di un vecchio finanziamento. Larea è stata acquisita grazie a un piano integrato presentato da privati.
Non basta, grazie ad una legge individuata dal direttore amministrativo Cucullo - ha ricordato il rettore - luniversità è entrata in possesso di unarea di 16 mila metri quadrati a Via Palmanova. Area che era solo in concessione duso. Sempre nellarea di via Palmanova verranno risistemate le casermette per circa 800 metri quadri che andranno alla facoltà di economia. E partirà anche la ristrutturazione della caserma.
A fine anno, poi, la facoltà di lingue verrà spostata a Santa Maria in gradi. Con una ridefinizione, quindi, del campus del Riello.
Luniversità della Tuscia, verrebbe da dire, avanza nella città dei papi e non solo. E vuole anche che sia riconosciuto il suo peso sul piano politico-amministrativo.