Viterbo 29 aprile 2005 - ore 0,30 - Senza Filtro -In merito alle recenti dichiarazioni dell'Assessore Zucchi e alle perplessità sollevate recentemente dai consiglieri comunali Porciani e Galati, il Circolo Territoriale di AN di Viterbo ritiene che la questione della gestione dei parcheggi fuori le mura viterbesi debba essere approfondita ulteriormente.
Siamo a favore di quei provvedimenti che limitano la circolazione all'interno delle mura e consentono ai viterbesi e ai turisti di vivere e apprezzare le bellezze della città, ma ciò deve andare di pari passo con la realizzazione di idonee infrastrutture (parcheggi multipiano) e potenziando gli attuali collegamenti, studiando ulteriori ipotesi e soluzioni alternative.
Non possiamo non concordare con quanti, lavoratori, studenti e residenti, in località Pietrare contestino la realizzazione di un parcheggio a pagamento in una zona di intescambio fuori dalle mura cittadine, vitale per la zona sud di Viterbo.
Ha sicuramente un senso, anzi è divenuto ormai un obbligo, rendere a pagamento i parcheggi nel centro storico, ovviamente escludendo i residenti, per scoraggiare l'utilizzo non indispensabile dei mezzi privati, che di giorno in giorno inquinano ed intasano il cuore della Città. Non ha senso, invece, farlo ovunque ed in modalità random.
Riteniamo quindi che se si vuole andare verso una progressiva chiusura (parziale) del centro, questo lo si debba attuare in maniera intelligente e graduale, modificando cattive abitudini e costumi consolidati dei viterbesi.
Partanto se da una parte si tende a valorizzare il centro storico promuovendo l'utilizzo dei mezzi pubblici, dall'altro non è possibile far ricadere sulla testa dei già sofferenti utenti-cittadini l'onere del pagamento della sosta in località remote di intescambio quali quelle delle Pietrare.
Quest'ultimo parcheggio, non dimentichiamo che viene quotidianamente utilizzato, oltre che dai dipendenti della Questura e di altri Enti ed uffici ivi ubicati, anche dai pendolari viterbesi, che oltre a subire quotidianamente i disservizi "offerti" da Trenitalia si dovrebbero così accollare il costo del parcheggio per l'intera giornata. Tutto ciò non ci sembra sostenibile.
Di pari ragionamento è la questione degli altri parcheggi da trasformare a pagamento, nei prossimi mesi (vedi quello del Tribunale). Non possiamo per rimpinguare le casse della Francigena o di altre società comunali, impoverire i concittadini senza una logica ben precisa e soprattuto priva di interventi organici.
Valorizziamo il centro, invitiamo ad usare i mezzi pubblici (con campagne di sensibilizzazione) e creiamo spazi di sosta regolamentata, ma libera da oneri perché se vogliamo far cambiare le cattive abitudini acquisite in oltre 50 anni non basta, in una settimana, sigillare il centro storico e far pagare anche l'aria respirata, è necessaria una evoluzione comportamentale e una scelta consapevole di tutti noi viterbesi.
Auspichiamo quindi che, per tali decisioni, si venga a realizzare un dibattito che coinvolga quanto più possibile la cittadinanza, vedendo riuniti insieme amministratori e viterbesi per trovare soluzioni concordate e sostenibili.
Andrea Rocchi
Presidente CIRCOLO Territoriale AN di
VITERBO