Viterbo 29 aprile 2005 - ore 0,30 - Senza Filtro - Il messaggio di unità e cambiamento che gli elettori hanno affidato ai gruppi dirigenti del centrosinistra sembra ricevere le prime risposte positive.
In particolare, la proposta di unificare i gruppi consiliari dei partiti aderenti alla federazione, formulata dal segretario cittadino della Margherita, seguita immediatamente da analoga richiesta del segretario provinciale dello stesso partito, merita unapprofondita discussione pubblica che ne colga appieno la portata ed i contorni.
Sotto il profilo del metodo, condividiamo lintenzione di Mariani di convocare unassemblea di approfondimento che auspichiamo quanto più aperta possibile. Nel merito, anticipiamo fin da ora un giudizio favorevole ed un sostegno alla realizzazione della proposta.
Da sempre siamo convinti che il processo di integrazione fra i partiti dellUlivo debba comportare, per risultare efficace, unestensione ed un rafforzamento del metodo democratico. Deve, cioè, nascere dal basso ed in basso svilupparsi.
Unificare i gruppi consiliari è una buona base di partenza.
Occorre, però, individuare strutture e modelli organizzativi innovativi che consentano un confronto reale fra persone che, pur provenienti da esperienze diverse, percepiscono quanto sia artificioso voler mantenere intatti gli steccati tradizionali.
Lo statuto della Margherita, con lintroduzione dei circoli, strutture aperte alladesione di iscritti ed esterni, ha costituito uninteressante esperimento in tale direzione, nonostante i limiti e le difficoltà prodotte dai fautori del modello tradizionale di partito.
Il progetto di Uniti nellUlivo potrebbe, sotto il profilo organizzativo, svilupparsi su fondamenta analoghe: una rete di circoli ed associazioni aperte alladesione di iscritti ai partiti e di simpatizzanti che, pur riconoscendosi nellUlivo, non intendono iscriversi ai partiti che ne fanno oggi parte.
Come contributo autonomo, intendiamo proporre ai circoli della Margherita aderenti alla nostra Associazione di inserire nella denominazione un più chiaro riferimento allUlivo quale obiettivo finale del processo di integrazione in corso.
Quanti vorranno iscriversi alla Margherita potranno continuare a farlo.
Rimaniamo convinti, infine, che, con il voto di aprile, gli elettori non abbiano rilasciato ai partiti del centrosinistra una delega in bianco; al contrario, riteniamo siano pronti a revocare lapertura di credito manifestata se certe istanze di cambiamento dovessero andare nuovamente deluse.
Proprio per tale ragione, occorre prestare molta attenzione ad un incontrollata transumanza di ceto politico verso il fronte che oggi appare vincente.
Se è vero che lirreversibile processo di sfaldamento di Forza Italia impone una riflessione senza pregiudizi sulla possibilità di una diversa delimitazione di confini con il centrodestra rispetto a quella che ha connotato il recente passato, occorre però evitare di caratterizzare la storia del centrosinistra che verrà come farsesca riproposizione di un costume trasformistico che gli elettori, alla prossima occasione, senzaltro castigherebbero.
Linvito agli stati maggiori del centrosinistra, pertanto, è quello di dimostrare serietà e buon senso nellaffrontare questa delicata materia.
ASSOCIAZIONE CON PRODI PER LULIVO