Viterbo 30 aprile 2005 - ore 0,30 - Senza Filtro - La Lista per la Tuscia si compone esclusivamente di moderati abituati, per loro natura, a lavorare ed a fare, poco propensi e poco inclini a stare sotto la luce dei riflettori.
Anche negli ultimi giorni, fedeli al nostro stile, siamo rimasti in silenzio, lontano dalle polemiche dai clamori della stampa, anche se soprattutto per il doveroso rispetto che abbiamo nei confronti del neopresidente della provincia Alessandro Mazzoli.
Tuttavia le indiscrezioni, le cadute di stile e le dichiarazioni avventate delle ultime ore, ci inducono ad uscire allo scoperto e ad interrompere un silenzio, che altrimenti rischierebbe di essere equivocato o peggio male interpretato.
In particolare modo, ci corre lobbligo di fare due precisazioni.
Non vogliamo fare alcuna polemica con i compagni di rifondazione Comunista e tantomeno con lamico democristiano Bengasi Battisti.
Siamo consapevoli di rappresentare una realtà politica oggettivamente diversa da loro. A dire il vero ne siamo fieri ed orgogliosi.
Come del resto, crediamo, che anche i compagni di Rifondazione Comunista siano gelosi della loro identità e diversità.
Fa parte delle regole del gioco: ad ognuno il proprio ruolo.
A noi quello dei moderati, a loro quello di rappresentanti di una sinistra radicale ed antagonista.
Su una cosa tuttavia vogliamo essere chiari.
Al candidato presidente della Casa delle Libertà, sono mancati solo 658 voti al primo turno e quindi, senza il nostro determinante contributo, Alessandro Mazzoli non sarebbe stato eletto Presidente della Provincia.
Crediamo di non dover spendere altre parole al riguardo, limitandoci, e di questi tempi non ci sembra cosa da poco, a rinnovare la nostra stima, lealtà e fiducia nelloperato del Presidente Mazzoli, convinti come siamo che riuscirà a dare vita ad una squadra seria, competente e rispettosa delle diverse sensibilità presenti allinterno della coalizione.
Per quanto concerne, invece, il presunto caos che regnerebbe allinterno della Lista per la Tuscia, ci limitiamo soltanto a precisare che la Lista è unita e compatta come mai intorno al suo leader Ugo Gigli.
Tutti i candidati, ad eccezione del solito Beno Salvatori, hanno manifestato prima del ballottaggio, peraltro con atto sottoscritto dal notaio, la propria volontà di sostenere lallora candidato ed oggi presidente Mazzoli.
LUnità del gruppo è stata ulteriormente ribadita nel corso di una riunione tenutasi in data 27 aprile u.s., allinterno della quale, tutti i candidati, gli amici e simpatizzanti, hanno indicati Ugo Gigli quale unico rappresentante della Lista allinterno della Giunta Provinciale.
Insomma, la Lista per la Tuscia è unita e compatta più che mai.
Anzi a voler essere sinceri, e della cosa francamente ce ne rallegriamo, abbiamo perso per strada la cosiddetta componente liberal-riformista (che poi altro non è che il duo Salvatori-Perazzoli), ma ciò nonostante, crediamo, anzi ne siamo a dir poco convinti, che riusciremo a sopravvivere lo stesso.
Per la Lista per la Tuscia
Roberto Rondinelli