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Interviene il presidente Kristiano Bonatesta
Trasporti disabili, la coop Città aperta:
"Il Comune favorisce la concorrenza sleale"
Viterbo 4 aprile 2005 - ore 16,20 - Col Filtro - Ma quale tagli agli sprechi? Quale risparmio? Quale apertura ai privati? Quali nozze coi fichi secchi?
Qui si sta buttando solo fumo negli occhi (
) !
Questo perché quando si parla di Servizi Sociali lipocrisia è dilagante e, sopratutto, si tende a rendere lecita qualsiasi cosa in funzione di un buonismo generalizzato in virtù del quale nessuno si permette di mettere in discussione quello che viene fatto solo perché è fatto per determinate persone!
Ma che fine ha fatto la dignità dellindividuo? Che fine fanno le norme sul lavoro e sulla sicurezza? Che fine fa la trasparenza? Ma, soprattutto, che ruolo assumono la qualità e la professionalità nei servizi rivolti alle persone disabili?
Mentre nel mondo ci si evolve e ci si organizza per andare su Marte, a Viterbo sembra di vivere nella Repubblica delle Banane.
Si prende un settore delicato come quello dei Servizi Sociali, si paga qualcuno per dispensare consulenze in materia di handicap, si promuovono e favoriscono servizi ed introiti ai privati
e il Comune risparmia!
In realtà esistono norme ben precise in materia di trasporto ed affidamento dei servizi pubblici che il Comune non considera e non fa rispettare, come invece dovrebbe.
E allora viene da chiedersi: ma il Comune oltre a fare le nozze coi fichi secchi è anche riuscito a cambiare queste norme?
La nostra caratteristica di ente no-profit e di O.n.l.u.s. ci porta ad essere certamente vicini alle iniziative di elevato valore sociale (come ad esempio lampliamento dei trasporti pubblici accessibili a persone disabili) ed è innegabile che sarebbe auspicabile fossero attuate in tutti i Comuni dItalia iniziative in tal senso al fine di elevare il livello qualitativo, lautonomia e lo stile di vita di quanti purtroppo, ancora oggi, soffrono delle carenze di servizi adeguati alle loro difficoltà, ma con ciò non si può tollerare e stare a guardare un atteggiamento così palesemente in contrasto con alcune fondamentali norme di legge!
A che titolo è stata individuata lAssociazione Apici per effettuare i trasporti? Forse questa possiede i requisiti della Legge 15 gennaio 1992, n. 21 "Legge quadro per il trasporto di persone mediante autoservizi pubblici non di linea" ? NON MI RISULTA !
Eppure soltanto 2 anni fa il Comune aveva una convenzione con la Coop. Città Aperta per il medesimo servizio di trasporto e nella convenzione erano ben specificati i requisiti necessari! Come mai oggi gli stessi non servono più? NON MI RISULTA CHE SIA CAMBIATO QUALCOSA!!!!
Con quali procedure di evidenza pubblica è stata scelta lAssociazione APICI ed è stata effettuata una convenzione? Forse con una gara? NON SI SA!
E stata fatta una ricognizione sul territorio delle altre strutture private (no-profit) che effettuano servizi di trasporto? Sono state contattate, invitate a partecipare alliniziativa? NON MI RISULTA!
In virtù di quali parametri sono stati fissate le tariffe (ops, offerte gradite) percepite dallAssociazione Apici? Forse in virtù dei costi (busta paga) che una qualsiasi impresa che effettua servizi con personale in regola con i CCNL dovrebbe avere? Evidentemente NO, altrimenti il servizio lavrebbe potuto svolgere la Francigena o, magari, anche la Coop. Città Aperta che dispone di altri 3 pulmini per trasporto disabili, che è anchessa un ente no-profit ma che osserva e rispetta le norme sul noleggio con conducente avendo regolari licenze desercizio, che ha dato la propria disponibilità già un hanno fa al Comune ed alla Francigena e che ancora attende una risposta !
Che cosa ci fa lAssociazione Apici con il pulmino che le è stato elargito, al di fuori degli orari concordati ? NON SI SA
! QUELLO CHE GLI PARE SEMBREREBBE! Magari ci rimedia altre offerte gradite, perché qui nessuno fa beneficenza - come ha tenuto a sottolineare lAssessore Rotelli! O forse basta che faccia girare il mezzo per far vedere le pubblicità e far guadagnare la MGG ?
Già, la MGG Italia, questa benefattrice della collettività che è una Srl (dunque a FINE DI LUCRO) ma che dice di fare solidarietà.
Tutti noi sappiamo quanto difficile sia il confronto tra i bilanci comunali e gli obblighi istituzionali, e tutti noi apprezziamo liniziativa privata quando questa riesce a portare valori aggiunti al benessere della collettività, ma tutti noi conosciamo le diverse finalità che muovono lEnte pubblico da quello privato e, sopratutto, conosciamo e riconosciamo le sostanziali differenze tra SOLIDARIETA e LUCRO.
Ovviamente liniziativa della MGG è allapparenza pregevole, in quanto incontra reali esigenze delle persone disabili (pochi mezzi pubblici accessibili) e reali difficoltà degli Enti locali (risorse economiche sempre più limitate) tendendo ad offrire soluzioni ad entrambi, ma in realtà cela interessi privati tangibili ad un esame più approfondito.
Basti pensare che su un Fiat Ducato ci vanno fino a 100 pubblicità e che ad un costo medio di € 50,00 cad. al mese, in 48 mesi (quelli per cui la MGG ha dato in comodato il mezzo al Comune e che qualcuno gli fa girare gratuitamente) si svilupperebbe un introito di ben 240.000 euro !
Eppure un Fiat Ducato ben allestito per il servizio di che trattasi può costare al massimo 40.000 euro.
Lo sa bene la Coop. Città Aperta che di pulmini ne ha comprati ben 6 dal 1998 ad oggi, il primo proprio per il Comune di Viterbo e con il quale ha svolto il servizio da giugno 98 a giugno 2003.
Fu infatti proprio la Coop. Città Aperta a progettare il servizio, mettendo a disposizione del Comune un pulmino Fiat Ducato (il primo a Viterbo) acquistato grazie ad un contributo Regionale al 50%, integrato con altri 20 milioni di vecchie lire sborsate direttamente dalla Cooperativa.
Eppure allinizio il Comune non ne voleva nemmeno sentir parlare, fu possibile attivare il servizio solo grazie ad un progetto di Lavori di pubblica Utilità, in base al quale la Cooperativa avrebbe dovuto assumere 4 Lavoratori al termine di 12 mesi di servizio Socialmente Utile.
Cosi fu fatto, e venne stipulata una convenzione con la Cooperativa ovviamente rispettosa dei CCNL di categoria .
Di quali sprechi parla il Comune ?
Con 1 solo pulmino la Cooperativa effettuava più corse in un anno di quelle fatte dalla Francigena con 2 mezzi.
In seguito, nel 2001, venne poi effettuata una regolare gara dappalto per il riaffidamemto del servizio e la Cooperativa si aggiudicò nuovamente lo stesso.
Semmai i costi sono differenti: quelli di gestione, ammortamento e manutenzione derivanti dai numerosi chilometri percorsi ogni giorno ed ai quali vanno aggiunti i costi di buste paga, contributi ed assicurazioni obbligatorie.
Ovviamente questi costi il volontariato impiegato oggi dal Comune non ce li ha.
Il volontariato è davvero una bella realtà ed una importante risorsa per la collettività, ma le Associazioni di volontariato non possono improvvisarsi imprese erogatrici di servizi in qualsiasi ambito e, soprattutto, lEnte pubblico non può legittimarle allinosservanza di norme specifiche, spinto unicamente dalla logica del ribasso selvaggio dei prezzi.
Nel Terzo Settore non cè solo il volontariato .
Il Terzo Settore è una compagine di realtà (tutte finalizzate a perseguire linteresse generale della collettività, senza finalità di lucro) ove coesistono Associazioni ed Imprese Sociali che, sebbene accomunate da analoghi obiettivi, mantengono ben distinte le loro peculiarità e forme giuridiche.
Le Cooperative Sociali sono Imprese che hanno propria la peculiarità di svolgere servizi in ambito sociale.
Il volontariato non è una impresa, non può e non deve erogare servizi, ancor più se a pagamento, e non gli può essere consentito (con il favore dellente pubblico) di sostituirsi a chi invece ne è titolare ed ha tutti i requisiti.
Lente pubblico non può fare orecchie da mercante, perché alimentando questo sistema favorisce la concorrenza sleale verso chi legittimamente eroga servizi.
Viene da chiedersi perché allora la nostra Cooperativa debba essere assoggettata dal Comune alla normativa sui trasporti non di linea mentre altri no?
Qualcuno ci dovrebbe spiegare a cosa andremmo incontro se da domani non rispettassimo più la disciplina di settore. Forse nessuno avrebbe il coraggio di fermarci solo perché trasportiamo anche noi persone disabili?
Eppure il Comune in passato ci voleva sanzionare per questioni inesistenti, a suo dire previste dal Regolamento Comunale desercizio dei trasporti (tra laltro il nostro ricorso è stato accolto dal Giudice di Pace che ha tolto la sanzione).
Eppure le Cooperative, ancorché sociali, è noto che siano una risorsa occupazionale per il territorio ed una garanzia per le Amministrazioni Pubbliche, tantè vero che la maggior parte dei servizi sociali vengono erogati tramite queste in convenzione con gli Enti.
Non mi risulta che i servizi di assistenza alla persona, ad esempio, siano affidati al volontariato!
A quale standard di sicurezza sono tarati i servizi erogati dallAssociazione APICI?
Quelli della Coop. Città Aperta sono stabiliti per legge e, tra laltro, nello specifico Regolamento Comunale !
Qualcuno spieghi, dunque, se rispetto alla questione trasporti sia stato commesso uno sbaglio con superficialità o se dietro ci sia una reale volontà di non considerare il problema.
Tanto varrebbe licenziare tutto il nostro personale ed impiegare 6 volontari (quanti sono i nostri soci lavoratori).
Qualcuno ci faccia sapere, magari con il risparmio ottenuto potremmo avere i soldi per comperare 2 pulmini (allanno!) al Comune di Viterbo.
E allora, giù la maschera !
Finiamola con le ipocrisie, smettiamola di ringraziare i negozianti per il contributo dato con la pubblicità in favore della solidarietà, finiamola di cercare consensi utilizzando i mass-media per divulgare notizie doro per la cittadinanza dietro alle quali, però, aleggiano dubbi di illegittimità ma, soprattutto, diamo a Cesare quel che è di Cesare e dunque riconosciamo e formuliamo i ringraziamenti di tutti, MGG in primis, ai disabili Viterbesi che usufruiscono dei trasporti Comunali, perché è solo sulle loro spalle, grazie ai loro problemi ed alle loro necessità, che si generano i lucrosi guadagni di taluni.
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Coop. Soc. Città Aperta
IL PRESIDENTE
Kristiano Bonatesta
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