Viterbo 4 aprile 2005 - ore 10,10 - Il giorno 1 aprile il Corriere di Viterbo pubblicava un servizio a firma di Giovanni Fapperdue nel quale si affermava che la segreteria di Stato del Papa dintesa con la Curia di Viterbo avrebbe venduto le tegole del palazzo del Conclave ad un museo americano per la somma di 50 milioni di euro.
La Curia, che non affatto gradito lo scherzo ha così replicato: "Ci si augura che i lettori abbiano capito che larticolista ha voluto fare un pesce daprile scrivendo sul Vostro giornale che il tetto del Conclave sarebbe di nuovo scoperchiato e le tegole sarebbero state vendute dalla Curia, dintesa con la Segretaria di Stato, ad un Museo americano per la somma di cinquanta milioni di euro.
Chi lha scritto ha offeso non solo lintelligenza dei lettori inducendoli a credere,con dati e nomi falsi non facilmente identificabili, che la notizia era solo una bufala inventata per il primo di aprile, ma ha anche messo in cattiva luce sia la Curia e la Segreteria di Stato che, soprattutto in questo particolare momento (il papa era in agonia), hanno ben altre cose da pensare che vendere le tegole del Conclave di Viterbo. Gli scherzi, per non risultare di pessimo gusto, come questo, è meglio che si inventino con cose meno serie, non tirando in ballo enti o persone non sempre propensi a far divertire i giornalisti".