Viterbo 7 aprile 2005 - ore 19,47 -Senza Filtro - Inizia domani 8 e si conclude il 10 aprile a Viterbo presso la Sala Crivellari delle terme dei Papi il 61° congresso nazionale dell'Associazione Medica Italiana di Idroclimatologia, Talassologia e Terapia Fisica. Oltre 250 i partecipanti registrati, più di 50 gli accompagnatori per i quali è stato già pensato un programma alternativo di carattere turistico.
Un appuntamento che si svolge sotto il patrocinio del Ministero della Salute , dell'Università della Tuscia e dell'ordine dei Medici della Provincia di Viterbo e che vedrà riuniti a convegno i massimi esperti di Medicina Termale, medici, scienziati ed esperti del settore, ma comprenderà anche una sessione sul patrimonio idro-minerale terapeutico e le strutture termali di Viterbo.
"Un patrimonio", ha sottolineato il Prof. Francesco Grossi, presidente del Congresso, "da considerarsi tra i più preziosi in Italia, proprio per le particolari qualità delle acque termali viterbesi, perfette per curare una vastissima gamma di patologie, senza entrare poi nel merito dell'estetica."
E le terme di Viterbo hanno una storia di tutto rispetto, che le vede protagoniste nei secoli, dapprima con Dante Alighieri, che le citò nella sua Commedia, poi con i Papi, primo fra tutti Niccolò V, che nella seconda metà del 400 fece realizzare le prime strutture termali , che diedero indubbia fama alla città. E sempre a Viterbo, nel 1590, il medico Giulio Durante scrive un trattato sui "12 bagni di Viterbo", nel quale seguendo le teorie galileiane afferma l'importanza della scienza sperimentale e i benefici delle acque termali in questo ambito. Più recentemente, il 1926 vede l'impulso dato dall'epoca del fascismo al termalismo sociale, ovvero alle cure termali per i lavoratori e nel 1936 , nasce la prima struttura dedicata in questo senso, chiamata appunto "terme dei lavoratori".
"Il Comune di Viterbo", ha detto il Sindaco di Viterbo Giancarlo Gabbianelli, "consapevole della valenza sociale del termalismo, ha lavorato con impegno all'acquisizione di questo fabbricato, ex INPS, ed ora ne condivide la proprietà con la Regione Lazio, per realizzarvi una struttura destinata ai lavoratori ed alla riabilitazione e terapia termale.Nel frattempo, abbiamo la fortuna di avere due strutture termali attrezzatissime, gestite da imprenditori illuminati che hanno sempre creduto nelle capacità delle nostre acque e nella loro valenza promozionale ed economica per la città di Viterbo.
Attraverso questo congresso vogliamo dare un impulso ulteriore e deciso alla presenza di questo vero e proprio tesoro nel nostro territorio ed un riconoscimento scientifico qualificato alle proprietà delle nostre acque, che renda concreta la nostra volontà di far diventare Viterbo non solo città d'arte, di cultura e prestigiosa sede universitaria, ma anche città termale".