Viterbo 11 febbraio 2005 - ore 0,20 - Senza Filtro -La forte mobilitazione degli Enti locali e delle popolazioni ha finora bloccato il progetto di Ray Way per la costruzione di unantenna alta 180 metri nel comune di Blera. Per vincere definitivamente la partita, è decisivo non abbassare la guardia. E quanto hanno sottolineato tutti gli intervenuti allaffollata assemblea organizzata l'altro ieri pomeriggio a Blera, presso la sala San Nicola, dai Ds.
Allincontro, concluso dal consigliere regionale Giuseppe Parroncini, hanno partecipato lavvocato Pietro Federico, difensore degli interessi delle comunità locali nelludienza nella quale il Tar del Lazio ha rigettato la richiesta di sospensiva avanzata da Rai Way contro il diniego del Comune di Blera a realizzare il megaimpianto; Luciano Santella, Italo Carones e Paolo Valeri, sindaci, rispettivamente, di Blera, Oriolo Romano e Villa San Giovanni in Tuscia; Sandro Vallesi, dellAutonomia Tematica Agricoltura della Direzione dei Ds e candidato alle elezioni provinciali nel collegio di Blera.
Federico ha ripercorso tutte le tappe della vicenda fino alla recente decisione del Tribunale Amministrativo Regionale e ha invitato a mantenere viva la mobilitazione, perché si è in attesa del pronunciamento definitivo del Tar e non è da escludere la possibilità che Rai Way presenti, successivamente, ricorso al Consiglio di Stato. Sulla stessa lunghezza donda, Santella, Carones e Valeri.
Evidenziato il valore ambientale ed economico del patrimonio di uso civico e di proprietà collettiva che caratterizza Blera ed i comuni limitrofi, Vallesi ha ribadito il suo impegno per uno sviluppo che punti soprattutto sulla tutela dellambiente ancora integro, dellagricoltura, della cultura e delle tradizioni locali: risorse, queste, delle quali la Valle del Mignone è ricca.
Parroncini non ha risparmiato critiche nei confronti della Regione Lazio, Ente che non ha dato seguito al pronunciamento contro lantenna espresso, allunanimità, nel settembre del 2004, dal consiglio regionale. Si è trattato di una inadempienza grave, secondo Parroncini, soprattutto in considerazione del fatto che, nel corso delludienza del Tar, lArpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) ha dato un parere favorevole allinstallazione dellantenna.
Il consigliere regionale ha ribadito che è vitale rispettare la vera vocazione del territorio, valorizzandone le risorse. Purtroppo, la Regione -ha osservato- non è attenta verso la tutela della proprietà collettiva, tanto che sta vendendo pezzi pregiati del patrimonio pubblico, per esempio attraverso lalienazione dei beni della sanità, inclusi gli ospedali. Un disegno, anche questo, da fermare.