Viterbo 11 febbraio 2005 - ore 18- "Bonatesta ha non una, ma mille ragioni. Penso che chi lo ha portato al gesto di oggi debba chiedergli scusa". E' questo il commento alle dimissioni di Bonatesta del presidente della regione Lazio Francesco Storace.
Come dire che se Bonatesta voleva sollevare un po' di rumore c'è riuscito e come. E i commenti non si fermano qui.
Il capogruppo di An al Senato Nania: ''Apprendo con molto dispiacere la notizia delle dimissioni da Alleanza nazionale del collega e amico Michele Bonatesta, che considero uno tra i dirigenti e i parlamentari della destra italiana piu' seri, affidabili e impegnati. Mi auguro che ci siano ancora margini per evitare una rottura così dolorosa e gli chiedo di ripensarci e di non lasciare la casa in cui siamo cresciuti. Mi permetto di ricordare a Bonatesta che le battaglie e i confronti politici, anche aspri, vanno combattuti all'interno del partito cui noi dobbiamo quasi tutto di quello che siamo, e non fuori di esso. Spero che Bonatesta possa superare positivamente questo momento che per lui è certamente di grande amarezza come lo è per me".
Un chiaro invito a rpensarci.
Riccardo Pedrizzi, presidente della commissione Finanze: "Esprimo tutta la mia solidarietà e vicinanza al collega ed amico Michele Bonatesta. Comprendo i motivi, lo stato d'animo, l'amarezza, che l'hanno portato ad assumere una decisione del genere, sofferta e dolorosa, ma lo invito a non alzare le braccia. Una cosa è certa: An non puo' perdere un uomo come Bonatesta, che è un valore aggiunto e qualificante per il partito. Il suo impegno incessante a difesa dei valori che dovrebbe incarnare la destra, dalla difesa della vita e della famiglia alla lotta alla droga, il suo sforzo instancabile a tutela dei soggetti piu' deboli e indifesi, dei disabili, le sue battaglie per una televisione che rispetti i diritti dei minori, per dei media di qualita', per un'informazione libera e pluralista, sono una risorsa irrinunciabile per il partito. Chi può crei le condizioni perché Bonatesta ci ripensi".