Viterbo 14 febbraio 2005 - ore 17,45 - Innocente il ragazzo accusato di parricidio!Questo il verdetto sabato sera e domenica pomeriggio, dal testo del commediografo e sceneggiatore Reginald Rose, pronunciato dalla giuria di Dodici uomini arrabbiati per la regia e partecipazione teatrale di Marco Vaccari.
La storia è, ai noi, protagonista di troppi telegiornali. Un giovane uccide il padre. Colpevole o innocente? Quali le circostanze? Quali le attenuanti? E stato proprio lui?
Le prove dellaccusa, durante il processo, sembrano schiaccianti ma uno dei dodici giurati, rinchiusi in camera di consiglio, pone un ragionevole dubbio e smantella le tesi daccusa.
Un vedere laltra faccia della verità.
Dodici persone, tra uomini e donne, differenti tra loro non solo per età, devono decidere sulla sorte di questo giovane. Se fosse dichiarato ingiustamente colpevole avrebbe la vita rovinata, ma, se al contrario, fosse erroneamente considerato innocente resterebbe impunito.
Per raggiungere il verdetto la giuria, sudando per la calura estiva, tiene attento linteresse del pubblico in teatro.
Un testo, quello proposto da Marco Vaccari e dalla sua brava compagnia, che denuncia i pericoli del sistema giudiziario.
Se nessuno, tra i dodici giurati, avesse sollevato un minimo dubbio, nel giro di cinque minuti, cinque burocratici minuti, si sarebbe deciso, a ragione o a torto, il futuro di una persona.
Il caloroso applauso finale del pubblico dellUnione ha dimostrato il coinvolgimento per il tema trattato con tanta spontaneità dagli attori.
Sabato notte, alluscita dal teatro, una sottile nebbia avvolgeva tutto. Sembrava come il ragionevole dubbio che ci fa vedere la realtà in un altro modo, cancellando le nostre più ostinate sicurezze.
La televisione ci vuole dare, ogni giorno, facili certezze.
Il Teatro, per fortuna, ancora non ne ha bisogno. Quindi
ben venga il teatro!
Stefania Rossi Mel