Viterbo 15 febbraio 2005 - ore 20,20 - Senza filtro - Possiamo senza dubbio sostenere che il forte gradimento delle nocciole viterbesi, e il conseguente momento felice del settore, anche in termini di prezzi, può essere ascritto tra gli obiettivi raggiunti da Alleanza Nazionale, nellambito della propria attività promossa a sostegno e per la valorizzazione dellagroalimentare di qualità. Ciò non significa che ci si può cullare sugli allori, ma che viceversa occorre tenere alta la guardia, mettendo in campo, come già stiamo facendo, tutte le misure necessarie a dare stabilità e certezze al comparto.
Così il Presidente della Federazione provinciale di Alleanza Nazionale, sen. Michele Bonatesta, e la Presidente della commissione Agricoltura della Regione Lazio, on. Laura Allegrini, commentano la felice congiuntura che sta attraversando la nocciolicoltura dei Monti Cimini, con una domanda così sostenuta da spingere i prezzi del prodotto a livelli più che soddisfacenti.
Vorremmo ricordare soltanto alcuni degli impegni mantenuti dal partito, ad ogni livello politico istituzionale, che hanno contribuito allattuale momento di grazia hanno aggiunto i due parlamentari di Alleanza Nazionale limpennata della richiesta, e il conseguente lievitare dei prezzi al quintale, arrivano infatti a compimento di un percorso che ha visto il ministro Alemanno, su sollecitazione della Federazione provinciale di An di Viterbo, confermare laiuto nazionale di 15,7 milioni di euro per la frutta in guscio. Contributo che fa il paio con quello della stessa cifra stanziato dalla Ue, in virtù dellimpegno dellon. Roberta Angelilli, alla quale si era rivolta a suo tempo una delegazione di An, in missione a Bruxelles per perorare la causa dei produttori viterbesi. Entrambe le misure sono state frutto di unazione concertata, che abbiamo portato avanti in accordo con le maggiori organizzazioni di categoria.
Il prossimo obiettivo che An intende raggiungere, a completamento di un percorso che punta a mettere il settore al riparo dalle turbolenze congiunturali, è linserimento delle nocciole tra i prodotti per i quali esiste lobbligo di tracciabilità delle materie prime agroalimentari. Traguardo per il quale i due parlamentari di An hanno già interessato il ministro Alemanno.
Ad oggi questa prescrizione non esiste spiegano il sen. Bonatesta e lon. Allegrini e ciò comporta un danno per i nocciolicoltori dei Cimini, visto che la qualità dei loro frutti è maggiore di quella dei concorrenti. Attualmente nocciole di qualità inferiore, ma con una capacità di promozione superiore, a livello pubblicitario, potrebbero essere usate spacciandole per quelle con caratteristiche più elevate, quali sono appunto quelle viterbesi. Facendoci portavoce delle istanze delle organizzazioni di categoria, abbiamo ritenuto quindi di interessare il Ministro Alemanno del problema, confidando non solo sul fatto che già in passato è intervenuto con successo, su nostra sollecitazione, a sostegno del settore, ma anche sulla sua grande sensibilità nei confronti della tutela e della promozione dellagroalimentare made in Italy. Attraverso lobbligo di indicare il luogo dorigine si metteranno i consumatori nella condizione di conoscere il metodo di produzione dei generi che acquistano, che potrebbe essere altrimenti venduti senza alcuna specificazione hanno aggiunto i due esponenti di An tutto ciò a garanzia di un comparto che nella Tuscia incide in maniera determinate nella formazione del reddito agricolo e che, per le sue caratteristiche, costituisce un fiore allocchiello dellagroalimentare made in Tuscia. Tale necessità diventa inoltre ancor più impellente, nella prospettiva del possibile ingresso della Turchia nella Ue, con le conseguenze in termini di concorrenza sleale che tutti, purtroppo, abbiamo conosciuto in passato.
Se è vero, del resto, che questo Paese attualmente non è un problema perché ha esaurito le proprie scorte, e quindi non può nuocere, serve di mettere in campo una strategia che abbia come risultato la definitiva archiviazione dello spauracchio turco. Se oggi si è potuto superare questo tipo di difficoltà in virtù delle misure tampone che abbiamo attuato, la conclusione naturale di una battaglia che va avanti da decenni è infatti la realizzazione di interventi strutturali che passano attraverso le soluzioni che abbiamo individuato hanno concluso il sen. Bonatesta e lon. Allegrini.
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