Viterbo 15 febbraio 2005 - ore 0,20 - Senza filtro - In dirittura darrivo la Tuscia Service, la società per azioni, a capitale pubblico, ideata per garantire la stabilizzazione occupazionale ai 53 addetti a lavori socialmente utili o a lavori di pubblica utilità presenti nel Viterbese.
Nel corso di un incontro svoltosi alla Regione Lazio, il vice presidente Giorgio Simeone, il presidente della Provincia di Viterbo, Giulio Marini, lassessore alle politiche del lavoro, Massimo Gemini, e i sindaci dei comuni di Onano, Blera, Canino, Tuscania e Latera, hanno raggiunto un accordo di massima sulla composizione, il ruolo e lattività da assegnare alla Tuscia Service.
Nei prossimi giorni, la stessa Regione Lazio metterà a punto una bozza di protocollo dintesa che sarà successivamente integrato in base alle indicazioni della Provincia e dei comuni interessati. In pratica, gli enti locali viterbesi dovranno fornire precise indicazioni sulla quota societaria che intendono garantire e sulle attività che assegneranno alla Tuscia Service.
In linea di massima, la Spa si occuperà di cura del territorio, mense scolastiche e per anziani, servizi cimiteriali, supporto attività amministrativa, trasporto intercomunale, servizi alla persona, manutenzione edifici scolastici.
Tra laltro, al fine di garantire la piena occupazione ai 53 lavoratori la Tuscia Service potrà erogare altri servizi non tradizionali a persone in temporanea difficoltà. Per quanto riguarda i servizi per linfanzia, oltre a quelli di tipo tradizionale come asili e nidi, la Spa fornirà anche attività di baby parking, gestione di centri ricreativi, culturali e di tipo residenziale. Prevista anche attività di supporto alle famiglie quali pulizia della casa, spesa, disbrigo di pratiche amministrative, burocratiche ed altri servizi di segretariato sociale.
La società sarà costituita entro il mese di febbraio e verrà partecipata per un periodo minimo di cinque anni dalla Regione, tramite la Proteo Spa, dalla Provincia, dai comuni presenti allincontro e da altri enti o aziende pubbliche che decidessero di aderire.
Soddisfazione per la soluzione individuata è stata espressa dal presidente della Provincia, Giulio Marini e dallassessore alle Politiche del lavoro Massimo Gemini.
Riteniamo che quella individuata hanno detto Marini e Gemini possa essere la strada migliore sia per garantire continuità occupazione a lavoratori precari e, al contempo, ampliare notevolmente la gamma dei servizi offerti alla cittadinanza, soprattutto alle fasce più bisognose.