Viterbo 16 febbraio 2005 - ore 18,53 -
Apprendiamo con viva soddisfazione che lassemblea dei Parlamentari della Fed ha deciso a larghissima maggioranza il voto contrario al rifinanaziamento della missione di guerra in Iraq.
È un fatto di grande rilievo interno ed internazionale, visto che oramai solo pochi governi, tra cui quello Italiano continua a mantenere i militari in Iraq. LUnione voterà compatta per il NO.
Da sempre abbiamo sostenuto che la guerra era unatto gravissimo che avrebbe portato lutti e distruzione.
Il dittatore Saddam doveva essere tolto dalla scena politica, con azioni mirate di polizia internazionale.
Migliaia di vittime innocenti hanno pagato con la loro vita e purtroppo continueranno a pagare ancora.
Le recenti elezioni, come dimostrano i risultati, non hanno risolto il nodo di fondo, cioè, lIraq sarà davvero libero quando riuscirà a ritrovare la giusta sua dimensione nella libertà e nella sovranità.
Ora è forte il rischio di governi autarchici e integralisti, che porterebbero sicuramente nuove tensioni nellarea.
È con la pace che si costruisce la pace e non con la violenza e la speculazione economica.
Ecco perché non riusciamo a capacitarci dopo aver appreso dalla stampa odierna che anche lOn. Fioroni si è schierato con quella minoranza di parlamentari che chiedevano lastensione di voto in parlamento, giustificando così la guerra e la missione militare italiana in Iraq.
Vorremmo ricordare allOn Fioroni che fu proprio lui in P.za del Comune a Viterbo a conclusione di una grande manifestazione contro la guerra a chiudere il comizio affermando solennemente. "mai un uomo di buona volontà e rispettoso della vita dellaltro si deve schierare dalla parte della guerra
".
Prendiamo atto purtroppo che per alcuni politici la coerenza è una merce rara.
Da parte nostra continueremo a batterci per il ritiro delle truppe in Iraq, e mettere al bando ogni forma di violenza .
A questo proposito, invitiamo tutto il popolo della pace ha partecipare alla manifestazione di Roma del 19 di febbraio per chiedere la liberazione della giornalista Giuliana Sgrena, il suo drammatico appello per la pace, per la libertà di quel popolo, è il nostro convincimento.
Il Forum permanente contro la guerra per la pace
Viterbo