Viterbo 16 febbraio 2005 - ore 1,20 - I lavori in via Marconi sono appena iniziati ed è già polemica rovente.
I lavori - spiega Giulia Arcangeli, capogruppo dei Ds in comune - verranno a costare 576 mila euro ai cittadini viterbesi. E questo per unopera che non è stata inserita nel programma triennale dellamministrazione comunale. Per unopera che è stata approvata a livello di giunta e che non è mai passata al vaglio del consiglio.
Come dire una procedura che non ha visto il fuoco della critica dellopposizione e non tiene conto delle priorità reali della città.
Il fatto che lopera non sia stata inserita nel programma triennale, la dice lunga sul fatto che manchino i normali controlli amministrativi e politici. Per quanto riguarda i lavori esiste un discorso di priorità che, a mio avviso, in questo caso non è stato osservato. Prima di rifare Via Marconi, io credo sarebbe stato più utile mettere in sicurezza le mura della città, o sistemare le strade che sono piene di buche.
Ma non basta anche sullaffidamento dellappalto dei lavori ci sono critiche.
I lavori sono stati dati con affidamento diretto al Cev. Una società a cui il Comune partecipa con una quota del 62 per cento. Ma questo non toglie che con laffidamento diretto si viola il principio della libera concorrenza e della trasparenza nellaffidamento degli appalti. Io ritengo, quindi, ci sia una illegittimità sul piano della procedura di affidamento.
Si arriva poi alla questione del verde.
Non si comprende lesigenza di creare due file di alberi in via Marconi, mentre si tagliano in molte altre zone alberi secolari.
Ma i lavori non mancano di dare fastidio anche agli istituti scolastici della zona e a chi vi abita.
Intanto in comune la maggioranza ha iniziato a decretare il cambio dei presidenti di commissione. In terza commissione urbanistica la maggioranza di centrodestra ha deposto il presidente Sandro Mancinelli ed ha eletto al suo posto Taborri (Udc). Vicepresidente è stato eletto Porciani (An).
Seanza Filtro - Alle ore 16 di ieri 15/02, nella sede dei Gruppi consiliari i consiglieri capigruppo di minoranza hanno ricevuto i rappresentanti del comitato Salviamo via Marconi costituito dai genitori degli alunni della scuola delle Monachelle accompagnati dalla direttrice consigliera Paola Pascolini. Allincontro sono stati invitati i giornalisti per far conoscere alla città gli obiettivi del comitato. La consigliera Pascolini della lista Bruno per Viterbo ha denunciato il pericolo che i nuovi lavori aumentino le difficoltà di coloro che ancora oggi malgrado il traffico accompagnano i figli nelle scuole del centro.
I consiglieri Arcangeli e Prestinizzi hanno denunciato rispettivamente il carattere autoreferenziale della giunta che non ha interpellato la città, né i cittadini, né i consiglieri sulla opportunità di innovazioni urbanistiche del tutto gratuite, invece di portare a termine lavori molto più urgenti quali ad esempio la scuola di S. Barbara. Del resto piantare quattro alberi a via Marconi non può comportare una spesa di circa un miliardo, specie se si considera che in tutta la città sono stati abbattuti nel frattempo decine di alberi secolari senza alcuna giustificazione. Severo Bruno ha denunciato infine la violazione delle norme comunitarie che non consentono di affidare lavori a società miste pubblico-private senza una regolare gara di appalto.
Il CEV, cui il Comune ha affidato illegittimamente i lavori di via Marconi, ha poi assegnato lesecuzione ad altra ditta scelta sempre senza gara.
Praticamente si è aggirata la normativa europea ed italiana e così i lavori sono stati assegnati non si sa in base a quali criteri. Il comitato Salviamo via Marconi ha quindi proclamato lo stato di agitazione per rappresentare alla cittadinanza i problemi che i lavori di via Marconi suscitano in tutti i residenti ed i fruitori.
I Gruppi consiliari di minoranza