Viterbo 16 febbraio 2005 - ore 16,20 - Senza Filtro - Nellapprendere dalla stampa la contrarietà da parte di alcuni gruppi consiliari dellopposizione allintervento che il Comune si sta accingendo ad iniziare su Via Marconi, mi sembra utile esprimere alcune considerazioni che spero possano essere di contributo al dibattito:
pur condividendo parte delle critiche che vengono mosse allesecutivo in merito allopportunità che si aprisse un dibattito più ampio e trasparente ritengo infatti sia un errore il dichiararsi contrari ad unopera di abbellimento della città come quella ormai definita il Boulevard Marconi.
Anche noi siamo contrari ad una gestione accentrata e manageriale; non ci piace né la personalizzazione né la tecnicizzazione della cosa pubblica e per questo non ci sfugge che certi comportamenti sono frutto di una cultura della politica che vorrebbe sottrarre sempre di più le scelte al confronto e al dibattito tra i partiti e tra i loro rappresentanti; però bisogna essere coerenti: se la competenza decisionale in merito alle opere di arredo urbano è quella della Giunta, o si accetta una regola che vale per tutti, o si ha la coerenza di contestare tutta una legislazione, figlia di un sistema maggioritario che ha sacrificato ampi spazi di democrazia in nome della governabilità.
E anche vero che nella scala delle priorità di intervento ci sono moltissimi altri aspetti della vita cittadina che meritano maggiore attenzione, noi come Margherita - non abbiamo mai condiviso le priorità che questa Amministrazione ha sempre deciso di tenere in considerazione, ma siamo viterbesi, ci piace lidea di come il centro storico tutto ne trarrà giovamento e, almeno per quanto mi riguarda personalmente, mi pare di riconoscere in questo progetto una volontà di riqualificazione urbana che non permette altra scelta che quella dellapprovazione.
Io non so se sia legittimo o meno il fatto che sia il C.E.V. il soggetto esecutore del progetto e mi pare giusto che si appuri se siano state violate le regole della concorrenza; mi pare anche più che giustificata la lamentela che proviene dalla scuola e trovo auspicabile che per raccogliere le istanze di quella scuola i lavori previsti possano essere procrastinati alla prossima estate.
Credo che questa dovrebbe essere la linea da seguire e mi auguro che il gruppo della Margherita, nella sua piena autonomia, possa condividere questa condotta di opposizione intelligente e moderata nello stesso tempo.
Perché non si può essere sempre contrari, comunque e ad ogni costo; ne và della nostra affidabilità e della capacità di rappresentare lelettorato viterbese.
Angelo Allegrini