Viterbo 16 febbraio 2005 - ore 18,10 - Finalmente Trenitalia, e precisamente il suo presidente Gianfranco Legitimo, ha alzato bandiera bianca ed ha candidamente ammesso che non sono in grado di gestire la crescita di passeggeri registrata negli ultimi anni, su alcune linee della regione Lazio.
Nell' articolo pubblicato dal Corriere della Sera Roma domenica 13 febbraio 2005, il sig. Legitimo afferma che " i treni locali più profittevoli sono quelli vuoti.Ricordiamoci che il costo di un viaggio è pagato per un terzo dal passeggero e per due terzi attraverso il contratto di servizio con la Regione. Un treno vuoto ha dunque ricavi assicurati per due terzi, non ha bisogno di pulizia, il personale di bordo non serve e nessuno se ne lamenta. Un treno stracolmo invece è un guaio...".
E prosegue.
"Insomma un treno sovraffollato non è un buon affare per nessuno, e se succede è solo perché il numero di chi ci vuole salire è superiore a quello dei posti a sedere disponibili.
Se per fare un esempio, tra le 7 e le 8 del mattino, in una linea regionale, riescono a
passare al massimo tre treni, e se questi tre treni contengono in tutto 2000 persone, e se su quei treni vogliono salire 2400 passeggeri, è chiaro che 400 persone resteranno in piedi."
E conclude
"Tutti stiamo pagando ritardi che risalgono a molto indietro nel tempo: sarebbe allora bene distinguere tra le colpe di oggi e quelle del passato"
Non ho parole ! Questo, signori, è il pensiero del presidente di Trenitalia.
Quindi riassumendo: a) Meglio un treno vuoto, che non dobbiamo pulire,senza personale di bordo e senza lamentele, tanto ce lo pagano lo stesso.
b) Se i treni sono sovraffollati è colpa di chi ci vuol salire, del resto
tra le 7 e le 8 del mattino possono passare al massimo tre treni...
c) Come al solito la colpa non è nostra, ma di chi ci ha preceduto...
Rimango, ovviamente esterrefatto, sorpreso, ormai non più di tanto, con
una rabbia crescente dentro.
Questo è il Presidente di una classe di dirigenti, che a problemi quotidiani e di vitale importanza per tutti i pendolari, risponde con dei paradossi ed ammette che per fare andar bene la linea che ha avuto il maggiore incremento negli ultimi anni la Viterbo-Roma,ci vorrebbe un'impresa titanica, seppur sia stata ristrutturata ultimamente per il giubileo!!
Siamo ormai abituati a sentirci dire dei ritardi infrastrutturali sulle strade, autostrade,
ferrovie, aereoporti etc.etc., ma per favore almeno un pò di decenza nell'accampare
scuse !!
Siamo sì in Italia, ma non tutti gli italiani credono più alle favolette che qualcuno ancora
crede di saper raccontare.
Da lei presidente, ci saremmo aspettati scuse per i continui disservizi e ritardi, rimborsi per il tempo perso e soprattutto un impegno a tutto campo per far sì che le cose migliorino da subito e non dopodomani, perché il vaso è da tempo non colmo, ma stracolmo...
Massimo Candy