Viterbo 22 febbraio 2005 - ore 22,50 -Senza filtro -Un progetto in due fasi, da attuare sul doppio binario della necessità di arginare lemergenza contingente e del bisogno di creare le condizioni capaci di porre il settore definitivamente al riparo dalle difficoltà congiunturali che ne mettono a rischio la sopravvivenza. E questa la necessità che è emersa dallaudizione urgente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, svoltasi oggi con allordine del giorno la grave crisi che sta interessando il comparto ovicaprino, con particolare riferimento ai produttori di latte ovino e al suo prezzo.
Alla riunione, fortemente voluta dalla Presidente della Commissione, on. Laura Allegrini, per monitorare una situazione che sta mettendo a rischio lesistenza stessa del settore, hanno partecipato i rappresentanti delle organizzazione di categoria regionali e provinciali e lAssolatte, struttura aderente a Confindustria.
Ciò che è apparso a tutti evidente è che nella particolare condizione in cui si trova il comparto non servono solo misure tampone, ma pure interventi strutturali capaci di assicurare un futuro allintera filiera produttiva ha spiegato la Presidente Allegrini, al termine dellaudizione per questa ragione, dopo aver raccolto le indicazioni degli operatori, è mia intenzione muovermi in due direzioni.
La prima, che riguarda limmediato, punta al varo di provvedimenti in grado di traghettare le aziende fuori dalle secche di una stagnazione dei prezzi del latte che ne mette un dubbio la sopravvivenza. Tra questi la richiesta dello stato di crisi per il settore, come previsto da un decreto del ministero delle Politiche agricole, lemissione di un decreto di regolamentazione dei mercati, cosa già è avvenuta nelle Regioni Sardegna e Toscana, interventi sul credito agrario e la richiesta allUnionfidi di destinare parte delle risorse stanziate (circa 2 milioni di euro) alle aziende agricole.
Contemporaneamente provvederò a interessare il Presidente Storace e lassessorato allAgricoltura, affinché venga costituito un osservatorio permanente del settore, al quale far partecipare, insieme agli addetti e alle loro organizzazioni, anche lArsial e lIstituto zooprofilattico. Mi sembra evidente che questa struttura, per la sua stessa composizione, potrà garantire la stesura di un progetto complessivo a vantaggio dellintera filiera produttiva.
A provocare la pesante crisi delle imprese zootecniche e casearie legate alla produzione del pecorino romano e degli altri prodotti a base di latte ovino sono alcuni fattori concomitanti, tra i quali il rapporto di cambio sfavorevole euro-dollaro, con la contrazione del mercato statunitense, tradizionale piazza di riferimento, la scarsa capacità del mercato interno di assorbire leccedenza, un surplus produttivo di latte di provenienza sarda, che ha portato il suo prezzo a scendere, nel giro di poco tempo, da 0.83 centesimi di euro al litro a circa 0.65, con conseguenze deleterie, che hanno portato ad esempio, in provincia di Viterbo, ad una contrazione di circa il 25% degli addetti in due anni.
Ribadiscono che la strada da percorrere subito è quella della dichiarazione di stato di crisi per il settore ha proseguito la parlamentare di Alleanza Nazionale, che ha molto apprezzato lo spirito di collaborazione esistente tra i partecipanti alla riunione tale soluzione consentirebbe agli operatori, tra gli altri benefici, laccesso al credito agevolato e alle agevolazioni contributive. Accanto a questo impegno, vogliamo indirizzarci però nella direzione di un piano di sviluppo che intende tenere conto del progetto che gli operatori stanno preparando, e che attraversa le varie fasi del sistema produttivo, dalla produzione vera e propria alla commercializzazione, passando per gli snodi essenziali della qualità e della promozione. Bisogna prevedere inoltre delle misure speciali a vantaggio dellovicaprino nel prossimo Piano di sviluppo rurale. Su entrambi gli aspetti cè comunque piena sintonia con il Presidente Storace e con il ministro Alemanno, del quale si conosce lattenzione nei confronti della tutela dellagroalimentare italiano ha concluso la Presidente Allegrini, che riconvocherà a breve una nuova riunione della Commissione sullargomento.