Viterbo 22 febbraio 2005 - ore 0,50 - Senza Filtro - Sollecitato da quanti, amici, amministratori e gente comune, mi riferiscono di voci del tutto infondate relativamente ad una mia presunta rinuncia a concorrere alle prossime elezioni provinciali, sento il dovere di fare chiarezza. Mi preme infatti sottolineare per gli amici ma anche per gli altri e soprattutto per gli elettori di Viterbo e Provincia, che si tratta di voci assolutamente infondate e false.
Non ho mal pensato neanche per un solo istante di ritirare la mia candidatura in qualità di candidato alla guida di Palazzo Gentili, perché a farmi prendere questa decisione hanno contribuito una serie di motivazioni forti nelle quali credo. Pertanto, ho a cuore che i viterbesi sappiano che Ugo Gigli continua il suo percorso, quale alternativa credibile per gli elettori. Con la Lista per la Tuscia non volevo attirare l'attenzione, disturbare qualcuno o far parlare di me, bensì, realizzare un progetto politico che, contrariamente a quanto qualcuno potrebbe pensare, non si esaurirà con il primo turno di ballottaggio, ne dopo il 4 di aprile, per ottenere qualche poltrona.
L'avventura intrapresa con molti amici, è solo all'inizio e così il progetto politico di cambiamento e di rottura di certi equilibri ormai cristallizzati che nuocciono alla politica viterbese e soprattutto alla popolazione.
Capisco che quanti sono interessati a mantenere lo status quo, abbiano tutto l'interesse a diffondere ipotesi e voci secondo le quali io non concorrerei più ma affermo con fermezza e con entusiasmo, che Ugo Gigli e la sua lista stanno già lavorando sul territorio e per il territorio, perché la gente ha bisogno di risposte e non di polemiche.
II costante contatto con la gente e l'entusiasmo riscontrato, il calore con cui tanti hanno accolto la mia candidatura finora, non sono altro che ulteriori elementi di propulsione per confermarmi che ho intrapreso una strada giusta, che tutti insieme possiamo riuscire a spezzare certe logiche che piacciono solo ai pochi che le mettono in atto.
Ugo Gigli