Viterbo 22 febbraio 2005 - ore 1,50 -"Il fatto nuovo, rappresentato dalla decisione di presentare una lista ed una candidatura espressione di quellarticolato movimento di forze politiche e sociali che si sono battute, insieme a noi, per il rinnovamento della politica nella nostra provincia ci pone nella condizione di scegliere le esperienze che alludono ad una pratica di alternativa, pur non rinunciando a perseguire fino allultimo un percorso unitario". Pur se scritto in stretto politichese, la nota ufficiale di Rifondazione comunista, punta ad un appoggio a a Bengasi Battisti.
Tradotta in lingua corrente, la decisione del Comitato politico federale, conclusosi, ieri sera a tarda sera è questa: noi faremo di tutto per individuare un percorso unitario con tutto il centrosinistra. Se questo non sarà possibile, non potremo rinunciare alle nostre scelte politico - sociali di alternativa e sceglieremo di appoggiare la candidatura di Bengasi Battisti.
Rifondazione, in altre parole, non se l'è sentita di tradire la propria linea politica perseguita fino ad oggi insieme ai movimenti sociali sviluppatisi nel viterbese e punta dritta ditta a sostenere il candidato che meglio li esprime e rappresenta, appunto, Bengasi Battisti.
A questo punto la dirigenza di Rifondazione, con tutta probabilità, tenterà di trovare una via di uscita unitaria. Se questa non andrà in porto sosterrà Battisti.
E che vada in porto è abbastanza difficile visto che appare inverosimile che l'Ulivo possa mediare in qualche modo sulla candidatura di Mazzoli.
Il Comitato politico federale del Partito della Rifondazione Comunista ribadisce la necessità della costruzione di un percorso unitario contro le destre anche per la Provincia di Viterbo.
Questo percorso non può fare a meno del contributo di quelle soggettività che si sono raccolte nel comitato Unaltra provincia, si può! e che, in questi anni, hanno contribuito a far vivere sul nostro territorio pratiche e politiche di alternativa: dallopposizione alla guerra alla difesa del territorio, dallaffermazione di una nuova cultura dei diritti contro la precarizzazione del lavoro alla lotta contro la privatizzazione dei beni comuni, che ha portato al fondamentale risultato della gestione pubblica dell acqua, dimostrando che è possibile cambiare limpostazione prevalente rispetto alla privatizzazione di ogni bene e servizio.
Il fatto nuovo, rappresentato dalla decisione di presentare una lista ed una candidatura espressione di quellarticolato movimento di forze politiche e sociali che si sono battute, insieme a noi, per il rinnovamento della politica nella nostra provincia ci pone nella condizione di scegliere le esperienze che alludono ad una pratica di alternativa, pur non rinunciando a perseguire fino allultimo un percorso unitario.