Viterbo 2 febbraio 2005 - ore 15,30 -Un pacco bomba è stato recapitato questa mattina al carcere di Mammaggialla, insieme alla normale posta.
Fortunatamente il pacco per il suo volume e per il peso ha insospettito gli agenti che smistano le posta in arrivo nel carcere.
E stato subito chiesto l'intervento degli artificieri che, dopo aver controllato il pacco, hanno appurato che conteneva polvere pirica e un congegno che avrebbe potuto causare l'eplosione. Congegno che è stato immediatamente disinnescato.
Le indiagini della questura sono in corso. Si batte in primo luogo la pista degli anarcoinsurrezionalisti.
Questo caso si tratterebbe dell'ultimo episodio di una lunga serie.
La notte del 19 gennaio del 2004 un pacco bomba è esploso davanto alla sede del tribunale.
Un primo pacco bomba era stato recapitato alla Questura di Viterbo il 4 novembre 2003 ed era stato disinnescato dagli artificieri.
Un secondo ordigno era stato inviato il 10 novembre a un cronista del Corriere di Viterbo.
I tre attentati, secondo gli inquirenti, sarebbero da mettere in relazione all'arresto di Massimo Leonardi, tra i fondatori del collettivo antagonista anarchico di Viterbo. Leonardi era stato arrestato dalla Digos di Roma il 18 ottobre scorso per aver partecipato al pestaggio di un carabiniere durante gli scontri avvenuti il 4 ottobre alla fine di un corteo no global contro la Conferenza Intergovernativa.