Viterbo 2 febbraio 2005 - ore 0,30 -Mazzoli candidato alle primarie. E questa la soluzione che questa mattina alle 13 verrà proposta dal segretario regionale dei Ds Meta al tavolo regionale che dovrebbe risolvere la situazione viterbese. E si perché in tarda mattinata i segretari provinciali di tutti i partiti del centrosinistra si vedranno nelle sede della Margherita a Roma.
Lidea dovrebbe essere quella di continuare sulle strada delle primarie e individuare in tempi brevissimi un nuovo candidato diessino.
La maggioranza dei Ds vorrebbe proporre Luciano Dottarelli. Ma Meta sembra deciso ad imporre lo stesso Mazzoli, attuale segretario provinciale.
Lipotesi che i Ds si sgancino dalle primarie è a dir poco remota. Infatti, la segreteria unitaria e la gestione unitaria del partito è il frutto di una mozione approvata al congresso, appunto, unitariamente. Come dire che se i Ds si sganciassero salterebbe la segreteria e la gestione unitaria. Insomma salterebbe tutto o quasi.
Lincontro di questa mattina dei segretari provinciali e regionali del centrosinistra dovrebbe quindi definire come si va alle primarie. Di qui la proposta di Meta.
Insomma la patata bollente viene messa nelle mani di Mazzoli.
Ma le cosa non finisce qui.
Sì, perché nella Margherita, mentre si riuniva la segreteria dei Ds, si è riunita la direzione provinciale e cosa ha deciso... cosa ha deciso? Proprio quello che Lupo Solitario aveva annunciato ieri mattina. In un documento votato allunanimità la direzione stabilisce che la Margherita si sgancia dalle primarie. Questo nonostante le aperture di Torricelli & c.
Non è più percorribile - afferma unanime la direzione provinciale della Margherita nel documento - la strada delle primarie. Non basta, si deve riaprire il tavolo di coalizione, che faccia tesoro del lavoro programmatico già svolto, e che individui il candidato alla presidenza della provincia di tutto il centrosinistra. Come dire le primarie sono fallite, si torni ai vecchi metodi.
Questo è quanto andranno a dire al tavolo regionale i vertici della Margherita, bisognerà vedere se il resto della coalizione li seguirà.
Il rischio vero è che si vada ad una rottura con un parte del centrosinistra che comunque va alle primarie e una parte che fa i tavoli.