Viterbo 2 febbraio 2005 - ore 18,30 -Tutto rinviato a sabato. Sabato i partiti dellUlivo che non vogliono più andare alle primarie dovranno sciogliere il nodo: o scegliere un nuovo candidato per le primarie o uscire dalle primarie definitivamente.
Alla riunione nella sede della Margherita a Roma hanno partecipato Meta e Mazzoli per i Ds, Mariani e Pasetto per la Margherita, Belli (Sdi), Torricelli e Ricci per Rifondazione, Maria DAlessandro e Michelangeli per i Comunisti italiani, Brachetti (Udeur).
La Margherita con Mariani ha ribadito il suo no netto alle primarie. Su posizioni simili si sono schierati Sdi, Comunisti Italiani, Udeur. Dallaltra parte Rifondazione che ha sostenuto che in questo modo si mette una pietra tombale sulla possibilità di vincere le elezioni. I Ds hanno sostenuto la necessità di andare comunque alle primarie.
Meta, segretario regionale dei Ds, per ha chiesto ai partiti contrari alle primarie di congelare per il momento un loro documento già pronto. In cui si spiegano le ragioni del no alle primarie e si prospetta la possibiltà di una sorta di convention per arrivare alla scelta di un candidato unitario.
In pratica la situazione reale è questa tutti i partiti minori dellUlivo (compresi Italia dei Valori e Repubblicani) capitanati dalla Margherita sono contro le primarie in questa fase. E chiedono a gran voce di andare ad un tavolo del centrosinistra, magari allargato ad associazioni di categoria e sindacati, come dice Di Meo dei Comunisti Italiani, per decidere quale è il candidato più adatto per guidare la coalizione ed attuare il programma comune. Insomma la posizione della Margherita.
Schieratissimi per le primarie sono Rifondazione e Verdi. I Ds per ora sembrano sostenere le primarie, anche perché devono rispettare un mandato congressuale preciso. Ma sembrano tentennare di fronte allassedio.
Questo pomeriggio la direzione provinciale dovrebbe chiarire qualcosa.
Per sabato tutto però dovrà essere chiarito. E cè chi prospetta un intervento di Marrazzo per trovare una soluzione. Anche perché la situazione viterbese può mettere in pericolo la stessa tornata elettorale regionale. Venerdì ci dovrebbe essere una riunione dei partiti dell'Ulivo che dovrebbe essere decisiva.