Viterbo 3 febbraio 2005 - ore 19 -Senza Filtro - La Asl ha lasciato che scadesse, lo scorso 15 gennaio, la concessione edilizia per la ristrutturazione dellospedale di Ronciglione, senza dare il via ai lavori; dovrà adesso presentare unaltra richiesta al Comune. Ma questo non è che lultimo atto di una vicenda dove è ormai chiarissima a tutti la vera intenzione della Regione Lazio e della Asl: smantellare la struttura. E quanto denunciano Giuseppe Parroncini, consigliere regionale Ds, e Giancarlo Bianchini, sindaco di Ronciglione, che, questa mattina, insieme con lassessore comunale Nadia Ruggeri, hanno effettuato un altro sopralluogo presso il SantAnna.
Non è iniziato dunque alcun tipo di intervento, anche se molti locali, come quelli che ospitavano la Lungodogenza, sono stati sgomberati ed ora appaiono desolatamente vuoti. Non è stato ancora posto in sicurezza il muro di contenimento, il cui crollo, avvenuto lo scorso 10 maggio, ha reso inagibile una intera ala dellospedale. Nessuno ha riparato il guasto allascensore che mette in comunicazione i diversi piani dellospedale. Siamo di fronte, insomma, ad uno stato di totale abbandono, affermano Parroncini, Bianchini e Ruggeri.
Ma le preoccupazioni più forti che abbiamo riscontrato riguardano i servizi. Mentre in quello di Day Surgery, vero e proprio fiore allocchiello dellospedale di Ronciglione, dove vengono assicurati 1.400 interventi lanno, continua a funzionare una sola sala operatoria, un vero e proprio allarme si è diffuso per le sorti del Laboratorio di Analisi, del quale si profila la chiusura -osservano il consigliere regionale ed il sindaco-. Stiamo parlando di un servizio che funziona, dove operano tre medici, due biologi, tre infermieri e cinque tecnici: in media 200 persone al giorno, che ricevono tempestivamente lesito degli esami, si rivolgono al Laboratorio, collegato con sette centri prelievi ubicati nei comuni del comprensorio. Sembra vicino lo smantellamento del Laboratorio, il cui personale sarebbe in gran parte trasferito a Belcolle; al suo posto, sarebbe attrezzato un centro prelievi che dovrà utilizzare un nuovo macchinario appena consegnato. E si maschera questa soluzione affermando che a Ronciglione si sperimenterebbe un progetto pilota. Al danno, gravissimo, se si pensa alla qualità dellattuale servizio ed alle esigenze di una vasta utenza, si aggiunge, insomma, una presa in giro.
Si sta verificando puntualmente, purtroppo, ciò che la popolazione temeva da tempo. Ci vogliono una forte mobilitazione e limpegno di tutte le istituzioni a difesa dellospedale di Ronciglione e della sanità pubblica. Ma certo con lattuale governo regionale e con una direzione della Asl che neppure ha partecipato al consiglio comunale aperto indetto dal Comune sul futuro della struttura, evidentemente per non dover dire pubblicamente che cosa realmente si stava apparecchiando per il SantAnna, è davvero difficile -conclude Parroncini- avere la garanzia del diritto a servizi pubblici che funzionino, a tutela della salute.