Viterbo 5 febbraio 2005 - ore 18,30 - Apprendiamo la notizia dellinizio dei lavori di riqualificazione di via Marconi previsto per lunedì.
Riteniamo a questo punto necessario fare presente allamministrazione che non si può procedere ignorando completamente le perplessità e le problematiche da più parti sollevate. Su via Marconi insistono direttamente e indirettamente realtà commerciali, uffici, complessi scolastici (lelementare e la scuola dellinfanzia E. De Amicis, la media Fantappiè, una sede dellUniversità). È unarteria strategicamente fondamentale per la viabilità del centro storico e per la sua identità.
La scelta di realizzare un progetto che ne ridisegna completamente i tratti e le dimensioni se da un lato può affascinare non può essere presa da pochi intimi e calata sulla città senza il coinvolgimento e linformazione adeguata dei cittadini e dei loro rappresentanti.
Il progetto non è stato mai visto od esaminato da alcun livello istituzionale, né in consiglio né nelle commissioni. Si è preferito fare una presentazione pubblica e ad effetto al teatro. Con dei rendering e dei fotomontaggi suggestivi, ma che non rendono tuttavia lidea di quante modificazioni comporterà il progetto nel contesto urbano. Si è voluto ancora una volta dare allestetica e allapparenza maggiore importanza rispetto alla sostanza.
Più volte abbiamo chiesto di conoscere in consiglio comunale i particolari dellintervento, non siamo stati ascoltati.
Oggi addirittura veniamo a sapere che la fretta nella realizzazione dei lavori sarebbe legata alla necessità di ultimare il tutto prima del Giro dItalia. Ma davvero scherziamo?
Si mette in ginocchio una scuola centenaria come la De Amicis, si mettono in ambasce i commercianti e tutti i cittadini, si crea un altro cantiere che sconvolge la viabilità quando già ci sono porta Faul e via della Cava. Il tutto perché? Perché il giro dItalia deve attraversare un bel viale, un boulevard alla francese. Lasciamo queste passioni ultraterrene allorgoglio dei francesi e del loro tour de France.
I lavori, lo sanno anche i sassi, è opportuno farli quando si riducono al minimo i disagi agli stessi legati. Non era meglio iniziare a scuole chiuse, a cantiere di valle Faul ultimato? La necessità e lurgenza non ci sono. Cè solo un grave disagio che i viterbesi patiranno a partire dai prossimi giorni e la totale assenza di programmazione.
Sullopportunità poi di stravolgere luso di via Marconi riducendo a due le corsie ed eliminando la possibilità di sosta, riteniamo che scelte che incidono in modo così determinante sullassetto viario del centro storico dovrebbero essere valutate e inserite in un contesto più generale. Togliere aree a parcheggio e sosta da unarteria importante senza prevedere alternative rischia di diventare un elemento dequalificante di ogni altra scelta futura sulluso di questa strada.
Infine le alberature. Bisogna che lamministrazione ci spieghi perché da una parte gli alberi si levano e da unaltra si mettono senza che vi sia un piano organico del verde, perché sennò ci viene da pensare che sia solo un problema di piantare e strapiantare a prescindere. Purché si faccia non importa in base a quale criterio.
Il verde urbano deve essere creato e reso vivibile. Un viale alberato è una surroga e rischia di diventare solo una presa in giro. Se vogliamo davvero il verde in città, mettiamoci seriamente al lavoro sul parco allArcionello.
Il capogruppo D.S.
Giulia Arcangeli
Lunedì 7 febbraio lamministrazione che governa questa città ha deciso che inizieranno i lavori di riqualificazione di via Marconi.
Lo ha deciso con delibere di giunta, senza coinvolgere minimamente organi istituzionali quali il Consiglio Comunale e le Circoscrizioni.
Sarebbe stato opportuno che scelte strategiche di questo tipo, che contribuiscono a cambiare il destino urbanistico di Viterbo, fossero state precedute da un passaggio democratico nel quale il sindaco e lassessore avessero dato modo alla società civile, alle forze politiche, alle associazioni e agli ordini professionali di esprimere il loro parere a riguardo.
La solida maggioranza che governa il capoluogo della Tuscia non dovrebbe temere il confronto e il voto in Consiglio intorno ad argomenti così importanti.
Tutto ciò per quanto riguarda il metodo.
Nel merito sento il dovere di esprimere le mie preoccupazioni anche se, purtroppo, dalle pagine del giornali e non nelle sedi istituzionali.
Togliere la corsia preferenziale e la corsia destinata al parcheggio in una via molto trafficata, con la presenza limitrofa di scuole ed università, potrà creare seri problemi di viabilità.
Da decenni sosteniamo la necessità di un progetto organico per la valorizzazione del centro storico.
E però sbagliato ridurre lo spazio destinato alle corsie di via Marconi, valvola di sfogo per il transito dei veicoli a ridosso di aree pedonali.
Le due file di alberi e le aiule che dovrebbero sostituire le corsie tolte non costituirebbero di certo il polmone verde della città.
Interventi di maquillage di questo tipo costituiscono ormai lunica concezione di verde pubblico del sindaco Gabbianelli e della sua giunta. Di ben altro verde pubblico avrebbero bisogno i cittadini viterbesi ormai avvolti dal cemento.
Come ultima considerazione viene spontaneo chiedersi perché si iniziano i lavori su via Marconi proprio adesso, in concomitanza con altri cantieri aperti in zone nevralgiche della città e in pieno periodo scolastico.
Marco Prestininzi
Segretario del PRC di Viterbo
Consigliere Comunale