Viterbo 7 febbraio 2005 - ore 17,40 - Non il Carnevale né il week-end regalano una pausa nel movimentato scenario della politica viterbese. La temperatura nelle prossime ore sembra destinata a salire nella Casa delle Libertà.
Seguiamo lipotesi tracciata ieri sul quotidiano Il Messaggero: «Ascolto tutti, ma poi sono io a decidere». Così ieri mattina, in occasione dellinaugurazione a Fiera di Viterbo della rassegna "Collezione casa", Michele Bonatesta, presidente di Alleanza nazionale, in uno dei tanti colloqui informali che lhanno impegnato (tra gli altri, con il presidente della Provincia Giulio Marini, lassessore provinciale allAmbiente, Francesco Battistoni, il sindaco Giancarlo Gabbianelli e lex senatore Ferdinando Signorelli) poco prima del taglio del nastro.
E in effetti il senatore sembra ormai più che deciso a varcare il Rubicone e a candidarsi ufficialmente alla carica di presidente della Provincia. Lobiettivo? Da un lato cercare di disinnescare la nomination (peraltro ancora non ufficiale) di Battistoni, giudicato «politicamente debole» e presunta fonte di divisione sia allinterno di Fi che di An, dallaltro prepararsi un futuro - tra un anno e mezzo è probabile che, dopo due legislature consecutive, la direzione nazionale del suo partito decida il pensionamento da palazzo Madama - di tutto rispetto in uno dei palazzi del potere locale.
Dunque nella Casa delle Libertà si delinea un possibile scenario del tutto nuovo: Bonatesta candidato alla Presidenza della Provincia, presupposto per la "staffetta" con Forza Italia al Comune di Viterbo. In questo quadro Gabbianelli comincia a scaldare i muscoli per scendere in pista fra un anno per Palazzo Madama, lasciando quindi agli azzurri la possibilità di esprimere il candidato a sindaco del capoluogo. Una prospettiva che piace molto agli uomini di Forza Italia che da tempo reclamano uno scambio tra le due poltrone più importanti negli enti locali della Tuscia. Uno scenario per nulla irrealistico, anzi dotato di parecchia verosimiglianza.