Viterbo 7 febbraio 2005 - ore 17,40 - Senza Filtro - In relazione al comunicato inviato a firma del Comitato "Un'altra provincia si può" e all'articolo apparso su Il Messaggero di oggi 7 febbraio (Il centro sinistra dice no ma Rifondazione e il Comitato vanno avanti: «Vogliamo le primarie») si richiede cortesemente la pubblicazione della seguente precisazione.
Il documento citato, ovvero la dichiarazione di indisponibilità a perseguire altre strade al di fuori delle Primarie, è stato sostenuto e firmato anche dalla Federazione dei Verdi di Viterbo.
E' opportuno peraltro rivendicare il fatto (indiscutibile) che contrari alla realizzazione di un percorso comune sono stati quei partiti che, dopo aver concordato e firmato l'accordo per le primarie, hanno smentito se stessi, annullandolo.
Successivamente nessuna proposta di accordo è giunta da parte della Margherita e dagli altri partiti "satellite", né dai responsabili DS.
Nessuna proposta che dimostrasse la volontà di mantenere l'unità della coalizione.
Volontà che deve essere esplicitata in modo limpido.
Chi ha unilateralmente già deciso chi deve essere il presidente della Provincia e il vicepresidente, senza confrontarsi con tutte le forze politiche e con la società civile che nel centro sinistra si riconosce, commette un errore del quale dovrà assumersi la responsabilità, soprattutto se si intende con questo eventualmente e sconsideratamente permettere a personaggi in fuga dal Centro Destra di continuare le proprie personali politiche clientelari nell'ambito della GAD.
Federazione dei Verdi di Viterbo per la pace