Viterbo 8 febbraio 2005 - ore 18,48 - Entro fine mese riapriremo i termini del bando della misura I.4 del Piano di Sviluppo Rurale, che prevede il finanziamento dei progetti per il miglioramento delle condizioni di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Lintervento verrà dotato di un plafond finanziario di circa 20 milioni di euro, per tutto il territorio regionale, ma il provvedimento riveste unimportanza strategica per quanto riguarda lo sviluppo e la crescita dellagroalimentare viterbese di qualità. Grazie alla stessa misura, infatti, le aziende della Tuscia hanno potuto beneficiare finora, dal 2001, di quasi 2 milioni e mezzo di euro, con indubbi vantaggi per la crescita e la promozione di un settore che in passato ha scontato proprio lassenza di politiche a sostegno della lavorazione e dellaffermazione dei prodotti sui mercati.
Nel sottolineare la valenza del provvedimento a cui sta per essere dato il via libera, la Presidente della Commissione Agricoltura della Regione Lazio, on. Laura Allegrini, ricorda come questo costituisca uno dei pilastri su cui poggia la strategia di promozione dellagroalimentare viterbese, individuata come una degli snodi della sua quasi decennale azione politica a beneficio del territorio.
La misura I.4 si rivolge alle aziende agroalimentari, che hanno come obiettivo la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti. I contributi disponibili sono finalizzati allacquisto di macchinari, o alla ristrutturazione di impianti o immobili.
Ma anche al perfezionamento e allindividuazione di campagne promozionali e di marketing, in un mix di opportunità che non riguarda solamente laspetto strutturale di unazienda, ma anche la sua capacità di proporsi sul mercato ha aggiunto la parlamentare di Alleanza Nazionale e questo non accade a caso, ma è il frutto di un piano che abbiamo delineato con lintenzione di assolvere ad un compito prima di noi mai tenuto nella giusta considerazione, ovvero alla necessità di fare in modo che le nostre produzioni agricole siano in grado di competere ad armi pari, per quanto riguarda il loro appeal commerciale, con quelle provenienti da altre zone del Paese, alle quali già ora non hanno nulla da invidiare dal punto di vista della qualità ha concluso lon. Allegrini.