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Durissimo dibattito in direzione provinciale alla presenza di Meta - Capaldi e Innocenzi si autosospendono dagli organismi dirigenti - Mazzoli: "Siamo impegnati a ricostruire una alleanza che vada da Rifondazione all'Udeur" - Il segretario della Cgil, Martinelli, viene interrotto e se ne va
Addio primarie
Nei Ds è rottura
Viterbo 8 febbraio 2005 - ore 0,01 - E rottura. Un dibattito asperrimo ha portato alla rottura tra maggioranza e minoranza dei Ds. La direzione dei Ds, conclusasi alle 21,45, si è svolta alla presenza del segretario regionale Meta che ha concluso la riunione con l'impegno a portare la vicenda viterbese sul tavolo regionale e nazionale.
Meta si è anche impegnato, insieme al segretario provinciale Mazzoli, a contattare Filippi entro oggi (8 febbraio) per invitarlo a fare un passo indietro. Meta ha anche sottolineato come la gravissima situazione della direzione Ds viterbese possa mettere in pericolo la stessa elezione di Marrazzo, di qui lesigenza di trovare una soluzione anche attraverso passaggi nazionali.
Come dire che sia Rifondazione che i Verdi locali verranno messi sotto pressione per tornare sui propri passi.
Il segretario della federazione, Mazzoli, nel suo intervento iniziale aveva spiegato le ragioni che hanno portato ad escludere la via delle primarie. In pratica Mazzoli ha detto che la posizione rigida assunta da Margherita e dai partiti minori, ha portato ad una nuova situazione politica che non permette di andare alle primarie. Una sorta di presa datto di una impossibilità oggettiva di esperire ulteriori passaggi nei confronti della Magherita & c.
Come conseguenza Capaldi, Innocenzi e Patacchiola, della minoranza, si sono autosospesi dagli organi dirigenti e anno spiegato che non parteciperanno più alla direzione.
Nella minoranza, però, c'è stato anche chi, come De Nardo, ha invitato evitare l'autosospensione.
Nel corso del dibattito non è mancato un episodio a dir poco grave.
Martinelli, segretario provinciale della Cgil, su un passaggio pesante contro Mazzoli, è stato interrotto, sembra perfino da Meta, ed ha preferito andarsene dallaula. Come dire che il dibattito è stato al fulmicotone.
Nel corso della riunione sè visto anche il volto sereno di Panunzi, che chiacchierando nei corridoi avrebbe fatto capire che, insomma, il suo ritiro non era dovuto esattamente a problemi personali.
Si è anche parlato di candidature con Fraticello che ha riproposto Dottarelli e altri che anno insistito su Mazzoli.
Alla fine le conclusioni di Meta, dopo che la minoranza era uscita dall'aula, sono state votate con un solo voto contrario e quattro astenuti.
Il segretario Mazzoli alluscita della direzione ha dichiarato: "I Ds lavoreranno per ricostruire il tavolo del centrosinistra. Domani (8 febbraio) parteciperemo alla riunione dei partiti dell'Ulivo e spiegheremo cosa è accaduto. Il nostro impegno è quello di mettere insieme unalleanza che vada dall'Udeur a Rifondazione. Con una candidatura forte e unitaria. Meta ed io chiederemo subito un incontro con Filippi per vedere se ci sono i margini per far rientrare la rottura in atto. Va sottolineato, comunque, che una parte della minoranza ha votato per le conclusioni di Meta".
Oggi pomeriggio (8 febbraio) si riuniscono Verdi, Rifondazione e comitato Unaltra provincia si può per stabilire quale linea perseguire.
E si riuniscono nelle sede dellUdeur i partiti dellUlivo.
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