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Il presidente di An, da due giorni irreperibile via telefono, non sembra voler ritornare sui suoi passi per quanto concerne le candidature
Bonatesta minaccia di andarsene
e poi diserta una riunione con la Angelilli
Viterbo 9 febbraio 2005 - ore 19,40 - Sempre più aspro lo scontro dentro An. E sempre più problematica la posizione del presidente Michele Bonatesta.
Ieri mattina cè stata una prima riunione a Roma alla direzione del partito alla presenza del segretario regionale Roberta Angelilli, di Giancarlo Gabbianelli e altri dirigenti di partito.
E poi arrivato Michele Bonatesta che avrebbe subito contestato la presenza di Gabbianelli. E dopo una sfuriata avrebbe sbattuto le chiavi della federazione sul tavolo della Angelilli dicendo Vieni a farla tu la campagna elettorale!. Non basta, Bonatesta, avrebbe anche detto andandosene Tanto lo so che non mi ricandidate. Ed avrebbe perfino minacciato di uscire dal partito per andare con la Mussolini. A quel punto cè stato chi ha parlato di commissariamento della federazione, ma a gettare acqua sul fuoco è stata la Angelilli che, visto il delicato momento elettorale, ha calmato gli animi ed ha preferito non infierire.
Insomma una riunione da scintille.
Ma le riunioni per mettere pace allinterno di An non finiscono qui. Questa mattina (9 febbraio) cè stata unaltra riunione sempre con il sindaco Gabbianelli, il deputato Marcello Meroi, la Angelilli. Alla riunione era stato invitato anche Bonatesta ma non si è fatto vivo. Un segnale politico a dir poco preoccupante. Nel corso della riunione si sarebbero vagliate le possibilità di trovare una soluzione equa per tutti, ma mancando una delle parti fondamentali non poteva che finire in modo interlocutorio.
Bonatesta, per giunta, risulta irreperibile, è due giorni che il telefonino da Non raggiungibile o entra immediatamente la segreteria. Come dire non voglio parlare con nessuno.
Intanto si prepara lo scontro di domani (10 febbraio) sera alle 17,30 con la riunione della giunta provinciale di An.
Sarà, molto probabilmente, questo il momento di chiarificazione.
Cè, infatti, chi ancora spera di mettere una pezza a tutta le situazione. Cè chi è convinto che una soluzione sia a portata di mano. Una soluzione onorevole per entrambe le parti. Certo per raggiungere un accordo bisogna essere in due. E bisogna avere la volontà di smussare gli angoli che in questo caso si chiamano candidature. Oltretutto cè chi chi assicura che nessuno abbia mai mostrato lintenzione di non ricandidare Bonatesta alla prossima tornata elettorale. Come dire che il problema non esiste. Ma chi glielo dice a Bonatesta, visto che sembra essere irreperibile anche per i suoi amici di partito.
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