Viterbo 31 gennaio 2005 - ore 9,30 - Zezza, come giudica quanto accaduto a seguito delle indiscrezioni giornalistiche sul numero di firme raccolte da Panunzi?
"Non enfatizzerei eccessivamente i fatti anche se negli ultimi giorni abbiamo assistito a qualche forzatura giornalistica di troppo. Mi spiego meglio. E probabile che quanti, allinterno delle segreterie di alcuni partiti del centrosinistra, non hanno digerito lintroduzione delle primarie, dopo averle osteggiate invano fino allultimo, abbiano modificato la propria strategia a fronte della mutata situazione. Ora agiscono con le veline. Il messaggio da amplificare attraverso un accorta campagna di stampa è il seguente: Panunzi ha già stravinto, Filippi è un semplice sparring-partner, Zezza non esiste.
Lindiscrezione sulle 4000 firme è un tassello di questo mosaico. Se fossi in Panunzi mi dissocerei dagli ispiratori di questa manovra un po maldestra. Chiunque vinca le primarie avrà bisogno comunque dellapporto degli altri. A meno che di sconfiggere il centro-destra non gli interessi poi così tanto
".
Un altro motivo di polemica è stata una recente conferenza-stampa che ha ufficializzato il cosiddetto binomio Panunzi-Trapè
"Le primarie si fanno sui monomi, non sui binomi. Consiglierei un ripasso di algebra applicata alla politica agli ispiratori di cui ho parlato.
In questo caso, la fretta e la necessità di comporre il puzzle in vista delle elezioni regionali hanno prodotto quello che definirei un pasticcio alla viterbese, mutuando lespressione recentemente coniata dal segretario provinciale della Margherita.
Passando alla geometria, direi che questo organigramma e gli equilibri che si vogliono imporre al centrosinistra nascono e si sviluppano sullasse Montefiascone- Canepina-Capranica, con il resto del territorio provinciale a fare da spettatore e comprimario.
E comunque Trapè per essere vicepresidente dovrebbe essere prima eletto!
Sintetizzando al massimo, ciò che preoccupa di più alla luce degli ultimi accadimenti è la riproposizione di un centro-sinistra caratterizzato da unaccentuata propensione alla chiusura ed allesclusione, addirittura una brutta copia di quello che ha inanellato una sconfitta dietro laltra negli ultimi anni.
La speranza è ora riposta negli elettori e nei militanti del centrosinistra, nel loro desiderio di cambiare pagina, di prendere le distanze da quella coazione a ripetere gli errori del passato che sembra impadronirsi, nel momento elettorale, di tanta parte della dirigenza di questo centro-sinistra viterbese".
Zezza si ferma, riflette se se ne esce con una domanda sibilina...
"E se, poi, Panunzi fosse un agnello sacrificale?".