Viterbo 10 marzo 2005 - ore 19,40 - Senza Filtro - Nessuno pensa di impedire agli artisti di avere le loro idee. Né è attitudine del nostro costume democratico e liberale, pensare di ripristinare strumenti di censura o di ostracismo culturale.
La democrazia vive, certamente, sulle idee di tutti.
Non c’è dubbio che sarebbe stato più opportuno, per un’artista che lega la sua esibizione ad un cospicuo cachet, astenersi, nel bel mezzo di una campagna elettorale, da esternazioni che hanno finito per avere spiacevoli ripercussioni politiche sulla città.
Qualcuno, allora, farà bene a spiegare alla signora Mannoia che la sua esibizione, dedicata al gentil sesso viterbese, vedrà sedute sulle poltrone del Teatro Unione, molte mogli e compagne dei nostri militari, che oggi sono in Iraq per difendere la pace e la sicurezza.
Forse questo piccolo suggerimento servirà a far ritrovare quel giusto clima bipartisan, di cui sempre più si avverte la necessità in questo Paese.
Rodolfo Gigli