Viterbo 11 marzo 2005 - ore 2,25- Senza Filtro - “Per il rilancio del distretto industriale di Civita Castellana, serve un patto tra le imprese, i lavoratori e le istituzioni”. E’ d’accordo il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, che interviene nel confronto dipanatosi dopo la manifestazione organizzata l’8 marzo dai sindacati dei lavoratori, protagoniste centinaia di ceramiste.
“Ha ragione l’industriale Gianni Allegretti, presente, con gli operai, al casello di Magliano Sabina. E’ proprio quanto sosteniamo da tempo: bisogna fare sistema. Mentre -osserva il consigliere regionale- trovo gravi le dichiarazioni del sindaco di Civita Castellana, che ha preso le distanze dall’iniziativa sindacale. Iniziativa che aveva un solo ma importante obiettivo: quello di denunciare la drammaticità della crisi dell’industria della ceramica e di sollecitare interventi concreti ed efficaci per invertire la tendenza. Le istituzioni di questa provincia hanno il dovere di entrare in gioco, di fare squadra con tutti gli attori del territorio, lavoratori ed imprese, per lo sviluppo, anche per pesare di più nei confronti del governo nazionale e della Regione. Penso al caso delle acciaierie di Terni, che ha giustamente assunto una dimensione nazionale e che ha visto l’impegno convinto delle istituzioni, in prima fila la Regione Umbria”.
“Il distretto di Civita Castellana richiede interventi urgenti ed incisivi che favoriscano l’aggregazione imprenditoriale, la ricerca e l’innovazione di processo e di prodotto, l’internazionalizzazione. Finora la Regione ha fatto davvero poco in questa direzione. C’è una legge regionale del 2001 sui distretti e sui sistemi produttivi locali, è vero, ed il primo distretto varato è stato proprio quello della ceramica di Civita Castellana, per la cui istituzione anche io ho presentato una proposta di legge all’inizio della legislatura. Ma la gestione della legge non è davvero soddisfacente”, sottolinea Parroncini, che cita alcuni dati.
“51 progetti sono stati ammessi ad usufruire del primo bando, per un totale di circa 2.800.000 euro (fonte: Bollettino Ufficiale della Regione Lazio del dicembre 2003). Per il secondo bando non c’è ancora la graduatoria. Il terzo ha riguardato non il distretto di Civita Castellana, ma quelli approvati successivamente. E il quarto bando? Si dice che uscirà ad aprile e riguarderà gli otto distretti e sistemi produttivi locali del Lazio, che dovrebbero avere a disposizione, complessivamente, 12.500.000 euro. Poche risorse -commenta Parroncini- e, nel caso del primo bando, non ben finalizzate, poiché il regolamento non indicava alcuna specificità per gli interventi, che, secondo lo spirito della legge, avrebbero dovuto privilegiare, piuttosto che le consulenze ed altri servizi, alcune esigenze fondamentali, quali, appunto l’aggregazione tra imprese e la ricerca”.
“Civita Castellana ha bisogno -conclude il consigliere regionale- di una attenzione ben diversa”.