Giulio Marini spiega che si tratta di una pratica non solo legittima ma segno di democrazia "Certo che ho autenticato le firme di Alternativa sociale Ma questo è un dovere per chi rappresenta le istittuzioni"
Viterbo 12 marzo 2005 - ore 17,25- Certo, ho autenticato le firme per la lista di Alternativa sociale. Ed è la cosa più normale di questo mondo. Giulio Marini, presidente uscente della Provincia, conferma le voci che erano circolate nei giorni scorsi. Anche perché ha perfettamente ragione nel dire che è non solo legittimo ma, in qualche modo, anche doveroso, per chi rappresenta le istituzioni, fornire un servizio di questo tipo.
I rappresentanti di Alternativa sociale - continua Marini - mi hanno spiegato che non avevano né consiglieri comunali, né provinciale e mi hanno chiesto di autenticare le firme delle liste. Si è trattato semplicemente di garantire limparzialità delle istituzioni e di garantire a una forza politica di essere presente. Di avere gli stessi diritti di tutte le altre forze politiche. Chi ha un ruolo istituzionale ha dei doveri. Questo è uno di quei doveri.
Ma lei ha anche raccolto le firme?
Assolutamente no. Ho solo autenticato le firme.
Insomma un bufera in un bicchiere dacqua, quella sollevata da Bonatesta, per chi ha una concezione liberal democratica è del tutto normale che si garantisca la possibilità di esprimere e battersi per le proprie idee anche chi può essere considerato un avversario politico.