Viterbo 12 marzo 2005 - ore 17,25- Senza Filtro - Proficuo confronto tra il gruppo dirigente della Coldiretti di Viterbo, con il presidente, Leonardo Michelini, e il direttore, Giacobbe Tardani, ed il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, vicepresidente della Commissione Agricoltura della Regione, che incontra, in questi giorni, le associazioni imprenditoriali, per una verifica sulle linee guida del programma per la prossima legislatura alla Regione Lazio.
Si è svolto un dibattito a tutto campo sulle prospettive del comparto agricolo, partendo dallattuale momento di difficoltà, dovuto ad un generalizzato calo dei prezzi allorigine, e dai riflessi della riforma della Politica Agricola Comunitaria, che -si è detto- va colta come una opportunità.
Michelini ha parlato di rigenerazione dellagricoltura viterbese. Daccordo Parroncini, il quale ha indicato i punti chiave del suo progetto, che guarda ad un preciso modello, ovvero ad una agricoltura multifunzionale, fortemente ancorata allo sviluppo della qualità delle produzioni agricole, a garanzia della sicurezza alimentare e della salvaguardia dellambiente, ed alla valorizzazione delle aree rurali, nonché integrata con le attività legate al turismo ed alla fruizione del patrimonio culturale, storico ed archeologico.
Secondo il consigliere regionale, è decisivo dare un sostegno al completamento della filiera agroalimentare, incentivando gli impianti di trasformazione e commercializzazione, ed incoraggiare la diversificazione produttiva, così come occorre una politica attenta ai marchi di qualità, per la tutela e la valorizzazione delleccellenza dei nostri prodotti, alla promozione delle tipicità, alla rintracciabilità e alletichettatura.
Un settore che ha bisogno di un serio intervento da parte delle istituzioni è, per Parroncini, quello zootecnico, sia ovino che bovino, perché la crisi vissuta oggi dagli allevamenti non ha precedenti.
Attenzione è stata dedicata, nel corso dellincontro, al ricambio generazionale, senza il quale non cè futuro.
Certo la giunta regionale uscente -è il pensiero di Parroncini- presenta un bilancio davvero magro per lagricoltura: è mancato un progetto per il comparto, così come non si è registrata alcuna innovazione legislativa. Grave, a questo proposito, che la legislatura si chiuda senza una legge sui distretti rurali. Anche lincidenza reale del Piano di Sviluppo Rurale è stata limitata.
Ho avuto la conferma che la Coldiretti è una grande associazione agricola, con un gruppo dirigente capace e preparato, attento ai problemi dello sviluppo complessivo del territorio, al rapporto corretto con i consumatori, con una visione moderna e avanzata dellagricoltura. Mi auguro che il confronto -conclude Parroncini- possa proseguire nella prossima legislatura.